Oil pulling, una pratica ayuverdica benefica per il cavo orale

L’oil pulling è una pratica ayurvedica per il risciacquo del cavo orale con olio vegetale. Questa consuetudine, diffusa in India e riscoperta anche dall’Occidente, permette di purificare la bocca con un particolare e semplice procedimento. Prima di tutto, è importante scegliere un olio vegetale estratto a freddo. In genere, si utilizzano l’olio di sesamo o l’olio extravergine di oliva. Nel caso di sanguinamenti e infiammazioni si può optare per l’olio di cocco, che svolge un’azione rinfrescante. La quantità ottimale da utilizzare corrisponde a 2 cucchiaini. Si tiene l’olio nel cavo orale per alcuni minuti, portandolo coi movimenti della bocca nei vari punti, dal palato alla parte sia destra, sia sinistra. Si fanno gargarismi e si lava bene ogni angolo della dentatura e delle gengive.

Questa operazione di pulizia dovrebbe durare almeno tre minuti. È importante non deglutire, per evitare di ingerire l’olio che ha assorbito le tossine presenti nella bocca. Questa pratica è consigliabile effettuarla al mattino, durante le prime abluzioni, in quanto è il momento della giornata in cui la depurazione risulta più efficace. L’oil pulling contribuisce a mantenere sani e forti denti e gengive. È utile poi per eliminare quei batteri presenti nella cavità orale, che resistono all’uso dello spazzolino e del dentifricio.

La scienza ayurvedica considera la bocca molto importante per la salute generale e, in particolare, per il buon funzionamento della digestione. Dalla bocca non solo si ingerisce il cibo, ma anche l’aria, nel momento in cui parliamo o respiriamo usando questo canale (alcune tecniche di pranayama prevedono di inspirare o espirare proprio dalla bocca). Oltre all’oil pulling l’Ayurveda consiglia di risciacquare bene la bocca dopo ogni pasto anche con dell’acqua tiepida. In assenza di acqua si può rinfrescare la bocca masticando cardamomo verde o un chiodo di garofano.

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