Navasana è la “posizione della barca”, un nome che riflette la posizione assunta dal corpo mentre la si esegue. Infatti, le gambe e il busto ricordano un’imbarcazione, mentre le braccia alzate ricordano i remi. Vi sono diverse versioni di quest’asana, ma quella più nota è conosciuta come Paripurna Navasana. Paripurna significa “intero” o anche “completo” e ciò si riferisce alla posizione delle gambe e del busto, entrambi sollevati.
Equilibrio ed energia
Paripurna Navasana stimola il flusso dell’energia e favorisce equilibrio. È anche una postura di forza, poiché occorre sollevare le gambe utilizzando i muscoli addominali. Per eseguirla si parte inizialmente da Dandasana. Espirando si sollevano le gambe a circa 60°, mentre si abbassa leggermente il busto, spostando il peso del corpo verso il coccige. Le gambe sono distese e con il busto sembrano formare un angolo di 90°. Le braccia sono all’altezza delle spalle, e allungate verso le gambe e parallele al suolo. I palmi delle mani sono rivolti verso le ginocchia. Le ginocchia si toccano in quanto le gambe sono tra loro unite. Lo sguardo è rivolto verso i piedi. La schiena e le gambe sono dritte, ben allungate. Per facilitare l’equilibrio si può portare l’attenzione al respiro, concentrandosi in particolare sul Muladhara Chakra. Si mantiene la posizione per alcuni cicli respiratori, ma senza sforzare i muscoli addominali.
I benefici di Paripurna Navasana
Quest’asana è soprattutto indicata per stimolare e tonificare la muscolatura addominale. Lavora anche sui muscoli della schiena e delle cosce, rafforzando la zona lombo-sacrale. Essendo le gambe sollevate, Paripurna Navasana è benefica anche per gli organi interni, stimolando gli intestini, nonché milza e fegato. Scioglie le tensioni sia fisiche, sia mentali. Poiché la postura stimola l’energia interiore è indicata praticarla al mattino. È assolutamente controindicata in gravidanza e in caso di problemi spinali, cardiovascolari ed epatici. Ed è altresì sconsigliata dopo i pasti, durante la fase della digestione.