Nada yoga, l’unione col sacro

Il Nada yoga agisce a livello fisico ed energetico, aprendo le porte alla dimensione cosmica dell’esistenza, in quanto stimola la percezione individuale di appartenere al Tutto. Già la stessa parola yoga implica una connessione, un’unione a un livello ultraterreno. Lo Yoga del Suono, ovvero il Naga yoga, è una pratica che conduce proprio all’unione con il sacro attraverso il ritrovamento del suono primordiale. Il suono è il veicolo che stimola un’armonia interiore, fra mente, energia e spirito. Questo è il primo passo verso una più alta connessione con la Natura e l’Universo.

Praticare il Nada Yoga significa compiere una ricerca del proprio suono interiore, attraverso varie tecniche, tra cui:

  • la ripetizione prolungata sonora o mentale di mantra;
  • il canto di suoni semplici come le vocali;
  • l’ascolto consapevole della propria voce.

Il Nada Yoga, legato alla tradizione del Tantra Yoga, parte dalla concezione secondo cui tutto in natura è pura vibrazione. E tutto deriva dal suono primordiale, l’OM. Il Nada Yoga considera la vibrazione del suono in senso ampio e assoluto. Esso ingloba il Mantra Yoga, che utilizza la vibrazione di parole ritenute divine per raggiungere l’unione con il Tutto.

L’energia dei mantra

I mantra sono costituiti dall’unione di sillabe sacre che hanno il potere di risvegliare la coscienza interiore. Sono formule, parole o semplici suoni dotati di una particolare forza spirituale, invocati per avvicinarsi al Divino. La parola mantra è formata dalla radice mana che in sanscrito vuol dire “pensare”, mentre il suffisso tra deriva da traya, che significa “proteggere”, ma anche “liberare dal vincolo del ciclo della nascita e della morte”. I mantra sono dunque forze vibratorie che liberano la mente dai condizionamenti, la calmano e la proteggono.

Mantra per placare stress e ansia

La ripetizione di un suono o di un mantra produce effetti positivi a livello psicofisico: la concentrazione s’intensifica e le percezioni sensoriali vengono rivolte verso la dimensione interiore. Si sviluppa una nuova percezione del Sé. Più i suoni vengono riprodotti, più i condizionamenti e le varie forme di stress mentale si attenuano sino a scomparire. Le vibrazioni sonore, se pronunciate a voce alta e se sincronizzate coi movimenti del respiro, agiscono sul subconscio. Ripetendoli verbalmente, in una postura da meditazione (seduti, in una posizione comoda ma eretta, in un ambiente tranquillo), i mantra influiscono sull’energia del corpo, convogliandola in punti specifici del corpo fisico, psichico ed eterico, spalancando le porte alla gioia e alla consapevolezza spirituale.

Meditazione sul mantra Om

Om viene definito “il mantra dei mantra”. È il suono primordiale. Esso appare vari testi sacri dell’India. Om – sillaba sanscrita – rappresenta la prima vibrazione da cui si è originato l’Universo. Secondo questa concezione, ripetere il mantra Om permette di entrare in profonda armonia con se stessi e con la coscienza universale.

Come praticare:

Si adotta una postura meditativa, preferibilmente assisa. Si esegue il Chin Mudra con le dita delle mani. Dopo aver compiuto alcuni respiri consapevoli, si inizia a intonare il mantra Om, cercando di far vibrare l’addome a livello interiore. Il suono dovrebbe quindi propagarsi nel corpo, oltre che fuoriuscire all’esterno. Mentre si ripete il suono Om si percepiscono le vibrazioni del mantra in tutta la cassa toracica. È un suono che si propaga negli organi interni, nella gola, sino a raggiungere il capo. Le vibrazioni sonore attivano un potente massaggio sonoro interno. Questa meditazione permette di quietare la mente e di recuperare un’armonia psicofisica.

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