Momijigari, i colori della natura per un bagno di foresta

L’autunno è il periodo tanto atteso da numerose persone per assistere al fenomeno del Momijigari. Questa parola giapponese indica la caccia alle foglie rosse, una tradizione molto sentita e diffusa nel Sol Levante. Infatti, da settembre sino a dicembre – a seconda della zona – i mutamenti cromatici delle foglie degli alberi attirano svariate persone, giapponesi e turisti, desiderose di ammirare questo spettacolo della natura. Un’occasione anche per praticare lo shinrin yoku, il bagno di foresta. In altre zone del mondo, dal Canada all’Italia, passando per la Francia, si parla di foliage, ma il fenomeno naturale rimane identico: la natura si trasforma, si entra nella stagione autunnale e le piante ci regalano un tripudio di colori.

Una tradizione antica

La parola Momijigari trae origine da “momiji”, termine che indica “la pianta”; in particolare si riferisce a un albero specifico, ovvero l’acero. Un altro termine giapponese collegato a questa tradizione è kôyô, che letteralmente significa “foglia rossa”: un modo per designare le foglie che cambiano colore. L’usanza del Momijigari è secolare.

Secondo le fonti, sarebbe nata durante il periodo Heian (794-1185), poi diffusasi ancor di più nel corso dell’epoca Edo (1603-1868). L’impulso ad ammirare i mutamenti cromatici delle piante partì dalla classe aristocratica, che amava rimanere ai piedi degli alberi degustando pietanze e rilassandosi. È proprio a questa abitudine che si collega la festa giapponese chiamata Hanami, la fioritura dei ciliegi in primavera. Anche l’autunno è una stagione perfetta per entrare in sintonia con la natura.

Ammirare le sfumature tipiche dell’autunno

La tradizione del Momijigari si collega alla pratica dello Shinrin Yoku, l’immersione nei boschi. Camminare tra gli alberi in modo consapevole, osservando con attenzione – e non in modo distratto – i colori delle foglie, risveglia l’attenzione e produce altri effetti positivi a livello psicofisico. Tra i benefici ricordiamo il riequilibrio del battito cardiaco e della pressione arteriosa; inoltre, vi è una chiara diminuzione dei livelli di cortisolo (l’ormone dello stress). Osservare le varie tonalità delle foglie – dal rosso intenso al ramato, passando per il giallo intenso e il marrone – affina l’attenzione cosciente. Ci si sente connessi alla natura, e ci si allontana per un po’ dal mondo virtuale/digitale.

L’acero è tra gli alberi più amati e più indicati per vivere pienamente il Momijigari. In Giappone sono numerosi i luoghi dove poter osservare le trasformazioni cromatiche della natura. Per esempio, il Giardino di Rikugien, nel centro di Tokyo, è una delle tante mete dove ammirare la tavolozza di colori delle foglie. Suggestivo è anche il passo di Nita, dove si assiste a un’esplosione di colori autunnali grazie alla presenza di diverse varietà di acero, cui si aggiungono fiori di azalea e altre svariate specie di piante che mutano i loro colori in autunno.

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