Mindfulness e nutrizione cosciente

Nei percorsi di Mindfulness si impara come l’atto del mangiare possa essere vissuto in uno stato meditativo. Si tratta di una meditazione informale, tramite cui la mente è orientata verso una precisa azione. In questa pratica il cibo viene considerato da varie prospettive, partendo dai sensi: si percepisce il profumo; si osservano i colori della pietanza o del frutto, ecc; si assaggia lentamente il cibo rimanendo attenti ai sapori. Se è possibile, anche il senso del tatto rappresenta un mezzo attraverso il quale si sviluppa la consapevolezza del cibo. Prendendo in mano per esempio una pesca o una ciliegia si percepisce la rotondità, o la morbidezza del frutto.

Superare le distrazioni

Mangiare in modo consapevole significa affinare la presenza mentale. Molte persone, durante i pasti, sono distratte. La loro mente non è concentrata sull’atto del mangiare, ma altrove. La distrazione può provenire dall’uso dello smartphone, da un programma televisivo, dalla lettura del giornale. Nutrirsi diventa un’abitudine. Non si percepiscono in modo chiaro i sapori, né gli aromi. Si mangia in modo distratto. Questo atteggiamento non solo appiattisce il rito di un buon pranzo, ma può provocare anche disturbi fisici: dalla sonnolenza alla cattiva digestiva. Tali disturbi si verificano quando si mangia velocemente e quando non si mastica bene il cibo. Nel momento in cui si applica la Mindfulness, quindi la presenza mentale nel momento del pasto, tutto cambia e l’esperienza diventa più intensa. Si avverte così la profonda differenza tra nutrirsi in modo veloce e nutrirsi in piena consapevolezza.

Pratiche di consapevolezza

Nel libro “Il cibo del risveglio” Selene Calloni Williams parla di alimentazione consapevole e introduce il lettore a una serie di pratiche meditative e di presenza mentale. Tra le tante segnaliamo la pratica per sviluppare un sentimento di comunità. Scrive l’Autrice: “Il cibo è condivisione, crea unione con tutte le creature. Mangia cibo naturale e chiedi al cibo che mangi di aiutarti a entrare in relazione con persone spirituali e a creare intorno a te una comunità spirituale. Questo faciliterà molto la tua crescita”.

Un’altra pratica semplice legata alla Mindfulness consiste nello scegliere un frutto, come un chicco d’uva o una pesca. Ci si focalizza sul frutto, portando l’attenzione sulla sua forma, sui colori. Prima di iniziare a mangiarlo lo si osserva attentamente. Si percepisce il suo profumo, poi lentamente lo si porta alla bocca. Prima di masticarlo si percepiscono la consistenza e il sapore. Poi si rimane consapevoli delle sensazioni che tale frutto ci trasmette. Questa semplice pratica aiuta a mangiare in modo consapevole e a sviluppare presenza mentale e attenzione.

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