Meditazioni e pratiche di consapevolezza iniziando dal cibo

Tendiamo spesso a dimenticarlo, ma il tipo di cibo che ingeriamo determina il nostro benessere. Inoltre, abbiamo numerose informazioni a riguardo, eppure, soprattutto nelle nazioni più ricche del mondo, la relazione che tante persone hanno col cibo rimane distorta e non sana. Di queste tematiche ne parla la documentarista e scrittrice Selene Calloni Williams nel nuovo libro intitolato Il cibo del risveglio (Edizioni Mediterranee, 2018). Il testo è ricco di riflessioni rivolte a tutto ciò che ruota attorno all’alimentazione, partendo da una prospettiva spirituale e simbolica.

L’atto del mangiare e i rituali di yoga sciamanico

cibo del risveglio

L’Autrice affronta l’argomento considerando diverse tradizioni spirituali del mondo: dalla yoga sciamanico, allo sciamanismo siberiano e mongolo, dall’induismo al buddhismo tantrico, dalla tradizione mitologica greca, al cristianesimo, sfiorando persino il sufismo. L’originalità di questo libro sta nel fatto che si va oltre la dimensione “materiale e misurabile” del cibo, per considerare piuttosto il lato intangibile di esso. Dalla lettura emerge infatti come alcuni problemi relazionali col cibo si possano affrontare iniziando a considerare da una nuova prospettiva l’atto del mangiare. Nutrirsi – spiega l’Autrice – significa interagire con l’invisibile. Quando tale interazione viene compiuta con piena consapevolezza e presenza mentale i benefici che ne derivano sono enormi.

Afferma Selene Calloni Williams: “Prima di scegliere un alimento al mercato chiediti quanta parte di vibrazione del mondo, e quanta parte di vibrazione sottile vi sia in quel cibo. Puoi anche prendere in mano il cibo per “ascoltarlo” meglio. Se senti che la vibrazione del mondo supera quella sottile non comperarlo. Tu se qui per sostenere l’amore e la vita”.

Nel volume sono segnalati consigli di cucina, nonché rituali sviluppati da Selene Calloni Williams al fine di introdurre pratiche meditative e di yoga sciamanico da praticare prima e durante il pasto. Nella seconda parte del libro vi sono poi 30 schede corrispondenti a 30 alimenti diversi (dall’amaranto, alla fragola, dall’iperico alla mela, dalla melagrana al riso) ciascuno dei quali è connesso a un mito e un rituale. Sono rituali iniziatici legati alla tradizione dello yoga sciamanico e dell’alchimia greco-egizia, la quale è assimilabile a una forma di “yoga sciamanico occidentale”. Le schede permettono di sviluppare una maggiore consapevolezza verso gli alimenti, consentendo al contempo al lettore di comprendere quali cibi siano più indicati al fine di intraprendere un cammino di crescita e di risveglio spirituale.

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