Meditazione e silenzio

Proteggi la tua mente dal rumore per poter udire il magnifico suono della vita” afferma il monaco buddhista Thich Nhat Hanh. In una società caratterizzata da ritmi veloci e da ambienti spesso dominati da tanto frastuono è difficile rimanere in silenzio. Per silenzio non si intende una condizione assolutamente priva di suoni (condizione che peraltro è inattuabile, come dimostrato dal compositore John Cage). È però possibile rimanere in uno stato di quiete e sperimentare nel proprio mondo interiore una pace silenziosa.

Il silenzio per sviluppare gioia

Secondo Thich Nhat Hanh, per sviluppare gioia e per raggiungere la tanto agognata felicità occorre proprio fermarsi e percepire la bellezza della vita. Se invece continuiamo a correre e a essere sommersi da tanti suoni cacofonici, non siamo nella condizione mentale giusta per rilassarci e per sviluppare un senso di gioia. Il silenzio non è tanto esterno, quanto interno a sé. È certamente importante allontanarsi per alcune ore, per un giorno, per un certo periodo di tempo, dai luoghi caotici; ma è molto più importante nutrire il silenzio nella nostra mente.

La meditazione per nutrire consapevolezza

La pratica meditativa è un modo per allontanarsi dalla frenesia e per guardarsi in profondità. Mentre si medita, l’incessante flusso dei pensieri si placa. Ciò permette anche di osservare e percepire l’ambiente esterno da una prospettiva diversa, con uno sguardo lucido e con maggiore consapevolezza. Nutrendo il silenzio interiore si è più inclini a vedere il mondo nella sua bellezza, senza subire condizionamenti o distrazioni. Il cammino meditativo aiuta a sviluppare la consapevolezza di sé e ad assaporare il momento presente. La meditazione sul respiro è tra le pratiche adatte a tutti, indicata per vivere e immergersi in una condizione silenziosa. È sufficiente portare l’attenzione al flusso del proprio respiro. Si percepisce l’inspiro e l’espiro. La consapevolezza si concentra a questo movimento naturale, senza sforzo. Più la mente si focalizza sul respiro, più si alimentano dentro di sé calma e silenzio.

Chi è Thich Nhat Hanh

Thay, come viene affettuosamente chiamato nella sua comunità Thich Nhat Hanh, è un maestro zen vietnamita, poeta e pacifista, tra le massime figure del cosiddetto buddhismo impegnato. Il suo attivismo pacifista lo ha manifestato in tante occasioni, specialmente durante il drammatico conflitto che ha coinvolto la sua terra natia, il Vietnam. Thich Nhat Hanh è stato a capo della delegazione buddhista vietnamita durante gli accordi di pace di Parigi. Nel 1967, Martin Luther King lo aveva stato proposto per il Premio Nobel per la pace. Grazie ai suoi ritiri, ai suoi libri, alla sua coerenza, alla sua pacatezza, Thay è uno dei maestri buddhisti più amati e seguiti in tutto il mondo.

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