Meditare in modo più confortevole con lo zafu

Nella pratica meditativa la postura è fondamentale e l’utilizzo dello zafu può contribuire a renderla più confortevole. Uno dei prerequisiti della meditazione assisa è sapere esattamente quale postura adottare. Se è possibile scegliere fra la posizione a gambe incrociate, o nella posizione del loto o del semi-loto, per quanto riguarda la parte superiore del corpo c’è una regola precisa: la schiena deve rimanere ben eretta, ma non rigida. Questo è un aspetto molto importante. Tuttavia, quando ci si siede sul tappetino per meditare può capitare di sentire disagi alla schiena, alle spalle o al bacino. Ecco che l’uso dello zafu rende più confortevole rimanere nella postura meditativa.

La parola giapponese zafu indica il cuscino di meditazione imbottito di grano saraceno o di pula di farro. Lo si posiziona sopra il tappetino. L’utilizzo di questo cuscino permette di conservare un buon allineamento della colonna vertebrale, sostenendo meglio la zona lombare durante la sessione meditativa, soprattutto se questa dura più di quindici minuti. Le prime volte che lo si utilizza è importante trovare il punto di ancoraggio più indicato per il proprio corpo. In genere ci si siede non al centro dello zafu, ma un po’ più vicino al bordo. Ciò permette alle ginocchia di toccare il pavimento e di rimanere più immobili.

Anche per i bambini l’uso dello zafu rende più gradevole la pratica. Il maestro zen Thich Nhat Hanh sottolinea come lo zafu fornisca una base stabile ideale per sentirsi meglio sostenuti. Stare assiso in modo confortevole e rilassato è indispensabile per tenere la mente sveglia e calma. Naturalmente sono tante le persone che non lo utilizzano, ma chi ha particolari problemi alla schiena e ai lombari trarrà beneficio impiegando lo zafu durante la pratica. Oltre al classico cuscino da meditazione arrotondato, ve ne sono altri a forma di mezzaluna e altri ancora ideali per chi è spesso in viaggio.

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