Matsyasana, la forza del cuore

Matsyasana è una postura che espande il torace e che stimola il chakra del cuore. Il suo nome, in sanscrito, significa “posizione del pesce” ed è avvolta da numerosi riferimenti alla mitologia indiana. Oltre ad attivare una serie di effetti benefici a livello psicofisico, porta in essere un profondo simbolismo.

Il significato etico di Matsyasana

Matsyasana viene annoverata tra le posizioni all’indietro. È quindi catalogata come asana di inversione. Dietro a questa scelta c’è una spiegazione precisa, come ci ricorda Devdutt Pattanaik, autore di numerosi articoli e libri sulle storie, i simboli e i rituali dell’India antica e moderna. Pattanaik sottolinea come nel mondo animale e marino, vige la legge secondo cui i pesci grandi mangiano quelli piccoli. Nell’ambiente del mare, tale comportamento è plausibile.

Non può invece essere tollerato nel mondo umano: “Ci si aspetta che i forti si prendano cura dei deboli” evidenzia Pattanaik. È per questo che la “posizione del pesce” è rappresentata da un’inversione: nella società umana non può vigere la legge del mare che prevede che i più grandi debbano sopraffare i piccoli.

Nell’inversione, sostiene Pattanaik, si compie dunque il “dharma”. Matsyasana è dunque una posizione yoga potente dal punto di vista etico. Praticandola occorre ricordarsi l’importanza di prendersi cura delle persone fragili, dei più deboli, in modo da seguire il dharma, la legge cosmica.

Il mito di Vishnu

Nel mito indiano, un piccolo pesce è ritenuto il primo avatar del dio Vishnu. Nella forma di un pesciolino indifeso, Vishnu venne protetto e cresciuto da un essere più grande, Manu. Una volta diventato un grande pesce, Vishnu poté proteggere Manu quando questi, indebolito dalle avversità, ebbe bisogno di un aiuto. In questo modo, si compì il dharma. In questa antica storia indiana ritroviamo la forza del cuore. Quando il cuore è aperto e disponibile si crea non solo l’unione con il macrocosmo, ma anche armonia nella società umana.

I benefici di Matsyasana

  • espande il torace
  • favorisce l’apertura delle spalle
  • sblocca la rigidità del collo
  • ricarica il plesso solare stimolando l’Anahata Chakra
  • infonde gioia
  • aiuta ad aprirsi al mondo e agli altri
  • migliora la capacità respiratoria.

Pratica

Si inizia da una posizione supina. Le gambe sono distese e unite, le braccia vicine al tronco e i palmi delle mani rivolti verso il basso. Le mani si portano accanto o sopra alle cosce. Inspirando si flettono i gomiti e si solleva il busto, appoggiando lentamente la sommità del capo a terra. I gomiti a terra aiutano a sostenere il torace e a mantenere la posizione. Per chi invece non ha problemi fisici può iniziare partendo dalla posizione del loto, Padmasana (per approfondire si veda la pagina dedicata a Matsyasana).

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