Marjariasana, flessibilità con la posizione del gatto

Il 17 febbraio è la festa del gatto. È dal 1990 che in Italia si celebra questa giornata. Una ricorrenza molto sentita anche in tante altre nazioni, ma la cui data, però, varia: per esempio la Russia la celebra il 1° marzo, mentre gli Stati Uniti il 29 ottobre. La figura del gatto è amatissima in molte culture, a cominciare da quella egizia. Anche in Giappone il gatto è ritenuto animale sacro, tanto da essere definito “animale imperiale” e per questo viene rispettato e tenuto in un ambiente agiato e confortevole. In India questo felino è associato al mito della dea Shasti, protettrice degli infanti e della maternità, nonché fautrice di abbondanza. Nella mitologia induista il gatto viene cavalcato proprio dalla dea Shasti (Per approfondire consigliamo il volume “La magia del gatto: Storie, leggende, misteri” di Laura Fezia, Edizioni Lindau).

La posizione del gatto che si stira

Moltissime asana si ispirano in qualche modo ai movimenti degli animali. Basti pensare alla posizione del cammello, o a quella del serpente (o del cobra), o ancora a quelle della locusta e del leone, solo per citarne alcune. Non poteva mancare la posizione del gatto. In sanscrito viene chiamata Marjariasana: Marjari significa infatti “gatto”. Il significato esatto dell’asana è: “posizione del gatto che si stira”. Marjariasana è in genere associata alla cosiddetta “posizione della mucca”, detta Bitilasana. Insieme formano una sequenza dinamica benefica in particolare per i muscoli della schiena e per la colonna vertebrale.

Marjariasana, come si pratica secondo la tradizione Satyananda

Quest’asana si pratica partendo da una postura assisa (come Vajrasana). Dopo di che ci si mette in ginocchio a terra, con le gambe separate. Le mani sono appoggiate al pavimento, separate e in linea con le spalle. Mentre si inspira si inarca verso il basso la colonna vertebrale sollevando il capo. Nell’espiro si abbassa il capo e si inarca la schiena verso l’alto, formando un arco. Nell’inspiro si incurva nuovamente la colonna vertebrale verso il basso. Si ripete il movimento per alcuni respiri, seguendo il flusso dell’inspiro e dell’espiro. Il consiglio è quello di eseguire dieci cicli respiratori completi compiendo i movimenti sopra indicati.

I benefici

Marjariasana è un’asana indicata per accrescere la mobilità della colonna vertebrale, rendendola più flessibile. È indicata per sciogliere le rigidità della schiena e i blocchi nell’area del collo e delle spalle. Distende i lombari. Inoltre, permette di tonificare i muscoli addominali. Può essere effettuata anche durante il periodo mestruale. È molto utile anche per correggere gli effetti delle posture sbagliate. Si rivela benefica anche sul piano mentale, poiché scioglie le tensioni mentali. Indicata nei periodi di stress.

Da evitare in caso di problemi articolari ai polsi e in presenza di lesioni alle vertebre cervicali.

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