Mantra Yoga, riportare calma, benessere e spiritualità nella nostra vita

Intervista a Federica Gorni

a cura di Silvia C. Turrin

La parola “Mantra” è spesso utilizzata nel linguaggio comune per riferirsi a un termine o a un concetto che viene ripetuto più e più volte. In tali contesti non si fa certo riferimento né alla meditazione, né alle vibrazioni e né tanto meno all’aspetto spirituale del Mantra.

Per riportare al suo corretto e originario contesto la parola Mantra abbiamo intervistato Federica Gorni.

Fondatrice e Presidente del Mantra Yoga Centre, Direttrice della Scuola di specializzazione in Mantra Yoga, nonché insegnante certificata di Yoga, Federica è da quasi 30 anni che pratica e insegna la meditazione con i Mantra. Allieva diretta del Maestro Shri Param Eswaran, Federica ci aiuta a far chiarezza sull’origine e sui benefici dei Mantra.


È da anni che proponi corsi e ritiri dedicati al Mantra Yoga. Per chi ancora non lo conoscesse, puoi spiegare brevemente la sua origine?

«Il Mantra Yoga ha un’origine antichissima. Le basi e le conoscenze ad esso collegate si situano in India. Tradizionalmente, la trasmissione dei Mantra avveniva oralmente, da maestro ad allievo. Non c’era nulla di scritto, di codificato. In effetti, il Mantra ha in sé un potere molto forte, che va in qualche modo incanalato e “risvegliato”. La trasmissione diretta era dunque fondamentale. Lo è ancora, in quanto ricevere il Mantra da chi ha la capacità di attivarne l’energia ha un valore imparagonabile rispetto a chi lo legge semplicemente tra le pagine di un libro.

Comunque, l’approccio antico da maestro ad allievo per via orale è mutato grazie alla trascrizione dei Mantra in vari testi sacri dell’India. Tra questi vi sono certamente i Veda, redatti all’incirca oltre duemila anni fa.

I Mantra sono strumenti adatti alla propria evoluzione spirituale. In termini più moderni possiamo utilizzarli per mantenere o ripristinare il nostro benessere, per attivare un profondo rilassamento e per stimolare una centratura. Tutto ciò naturalmente risulta comunque essere un sostegno all’evoluzione spirituale».

Come ti sei avvicinata al Mantra yoga?

«Mi sono avvicinata allo yoga nel 1990 e ho scoperto i mantra grazie ai seminari del Maestro Shri Param Eswaran. Già dalle prime esperienze ho percepito un grande potere e una grande forza. Proprio perché ho scoperto e confermato su di me gli effetti benefici dei Mantra, ho deciso di farli conoscere e di trasmettere ciò che ho appreso.

Volevo riportarli nel loro contesto, perché i Mantra vengono talvolta usati in modo superficiale o semplicistico. Vengono cantati come Kirtan o Bajan. In questi casi c’è il sostegno della musica. Quello che invece io propongo è la meditazione con i Mantra. Si parla quindi di Mantra yoga. La pratica avviene senza l’ausilio di strumenti musicali. Si tratta dunque di una forma di meditazione, che porta il praticante a interiorizzare il suono. In questo modo il Mantra va più in profondità rispetto al canto, che va benissimo, però parliamo di un altro livello di pratica e di esperienza».

Dal tuo punto di vista, considerata l’origine antica del Mantra yoga, una persona che vive in quest’epoca contemporanea, quali benefici ottiene praticandolo? E quanto è importante praticare senza aspettative?

«Sicuramente è fondamentale non avere aspettative. Questo è un consiglio che va oltre la pratica del Mantra yoga. È importante essere consapevoli di avere aspettative. Una volta preso coscienza di ciò, è meglio andare oltre a quelle aspettative, accantonarle ed eliminarle.

Ma se non riusciamo a liberarci dalle aspettative, se ci risulta difficile, allora a maggior ragione è importante imparare i Mantra in modo corretto, affinché la pratica porti concreti frutti. Va detto però che nello yoga non bisognerebbe attaccarsi ai frutti, ai risultati delle proprie azioni. All’inizio è comunque fondamentale essere guidati e istruiti in modo tale che la nostra pratica sia efficace. La differenza la fanno la trasmissione dei Mantra da insegnante e allievo, e la pratica personale.

Per quanto riguarda i benefici della pratica, possiamo sottolineare che sin dalla prima esperienza le persone avvertono un senso di pace. La meditazione japa promuove un rilassamento profondo e il rilascio delle tensioni. Direi che già questo è assolutamente benefico, visto che viviamo in modo stressato e siamo sempre di corsa e pieni di tensioni.

Oltre a questi benefici primari e più immediati, i Mantra vanno ad agire molto più in profondità, a livello della memoria cellulare. È per questo che ci aiutano gradualmente a cambiare la nostra visione della vita, il nostro approccio. Quindi, progressivamente, percepiamo che i nostri pensieri negativi diminuiscono e vengono sostituiti da pensieri positivi. Siamo più ottimisti, positivi, pazienti, comprensivi. Questi risultati sono di grande beneficio nella vita di tutti i giorni.

Ciò significa che ci arrabbiamo di meno o non ci arrabbiamo più. Sviluppiamo poi un sano senso del distacco dalle cose che ci accadono, sappiamo gestire meglio le sfide che ci si presentano nel quotidiano. Abbiamo quindi una modalità di reazione e di pensiero diversa rispetto a quando non si praticano i Mantra. E questo l’ho appurato su me stessa, e poi con le centinaia di allievi che hanno seguito i miei corsi e seminari.

Da non trascurare è l’aspetto dell’evoluzione spirituale, per chi ovviamente vuole addentrarsi anche a questo livello. I Mantra sono certamente degli acceleratori in tal senso, rispetto ad altri tipi di pratiche».

I Mantra si possono inserire in un contesto terapeutico?

«Alcune vibrazioni sono certamente terapeutiche. Parlando specificamente di Mantra yoga, ricordo che in India viene utilizzato dai medici ayurvedici. A seconda della costituzione del paziente e delle problematiche, il medico ayurvedico sceglierà un certo tipo di Mantra. Si possono poi utilizzare anche come strumenti per eliminare blocchi energetici che causano disturbi».

Il Mantra Yoga è una pratica adatta a tutti?

«Sì, assolutamente. A prescindere dall’età, dalla cultura di appartenenza, dalla fede, il Mantra Yoga è una pratica benefica, che non deve essere vista come una religione, né riservata esclusivamente a meditanti esperti. Il Mantra è uno strumento per la mente. Libera la mente dai pensieri, poiché essa viene intrappolata e presa dal suono e dalla ripetizione del Mantra. In questo modo veniamo alleggeriti dai nostri stessi pensieri. Con la pratica impariamo a non essere più vittime dei capricci della nostra mente».

Per approfondire i corsi e i seminari di Federica Gorni
visita il suo sito ufficiale:

Lascia il tuo commento

Per favore inserisci il tuo nome.
Per favore inserisci commento.