Malasana è una posizione yoga di base. Il suo nome in sanscrito si riferisce alla “ghirlanda”. Una correlazione dovuta al fatto che le braccia sembrano formare una sorta di collana che pende dal collo. Non a caso, il termine “mala” – nella cultura indiana – si riferisce alla corona (simile al rosario tipico della tradizione latina della Chiesa cattolica) utilizzata durante puja, preghiere e pratiche meditative. Malasana, oltre a essere una posizione consigliata in gravidanza, è indicata per entrare nelle fasi di Pratyahara (ritiro dei sensi) e Dharana (concentrazione).
Perché praticare Malasana
La posizione della ghirlanda è un’asana che può essere eseguita in vari momenti della giornata. Non è complessa ed è sufficiente avere cinque-dieci minuti di tempo per dedicarvisi. È indicata in particolare per quanti rimangono seduti a lungo per lavoro o studio, poiché aiuta a distendere la colonna vertebrale e a rilassare le spalle. Inoltre favorisce l’allineamento del corpo. Essendo poi una posizione accovacciata stimola Agni, il fuoco digestivo, favorendo anche l’eliminazione delle scorie dall’organismo.
È consigliata quando ci si sente poco radicati e si avverte il bisogno di maggiore stabilità interiore. Malasana è adatta anche per placare ansia, stanchezza. Aiuta a radicarsi e a concentrarsi, quindi è utile quando si devono prendere decisioni o quando ci si sente con “la testa tra le nuvole”. La posizione della ghirlanda ci riporta al presente e ci rinsalda con l’Elemento Terra.
Benefici a livello psicofisico
- Rilassa i muscoli della schiena
- Stimola la digestione
- Agisce positivamente sui lombari e sull’area pelvica
- Aiuta a equilibrare il sistema nervoso
- Favorisce calma e concentrazione
Benefici sul piano sottile/energetico
Stimola in particolare i seguenti Chakra:
- Muladhara
- Svadisthana
Malasana migliora l’equilibrio, l’armonia interiore e aiuta a centrarsi.
Precauzioni
Da evitare in caso di disturbi alle articolazioni inferiori (in particolare alle ginocchia) e alle anche.
Esecuzione
Per eseguire Malasana si inizia da Tadasana, la posizione della montagna. I piedi sono leggermente aperti. Espirando si flettono le ginocchia sino a raggiungere una postura accovacciata. Si allargano le ginocchia, lasciando i piedi uniti, mentre le piante dei piedi sono appoggiate al pavimento. Quando si aprono le ginocchia si portano i gomiti all’interno delle cosce. Le mani sono in Anjali Mudra. Una volta raggiunta questa postura si esercita una leggera pressione nell’interno cosce attraverso i gomiti: ciò favorisce una maggiore apertura delle anche. Si mantiene la postura per alcuni cicli di respirazione.