Maha Shivaratri, la grande notte del Signore Shiva

Maha Shivaratri è una delle ricorrenze più festeggiate in India. Maha significa “grande”, Ratri indica “la notte”: è dunque una celebrazione che si svolge nella “grande notte del dio Shiva”. Questa festa si tiene in occasione del Krishna Paksha, ovvero quando la luna è calante, durante il mese di febbraio o di marzo. Questa mobilità della ricorrenza deriva proprio dai cambiamenti delle fasi lunari. Nel 2020, “la grande notte di Shiva” cade il 21 febbraio.

Miti e simbolismi

Attorno a questa festa ruotano numerosi miti. Una delle leggende più conosciute narra di un povero uomo, grande devoto del signore Shiva, che si recò nella foresta alla ricerca di legna per riscaldare la sua abitazione. Quando scese l’oscurità della notte, egli non riuscì a ritrovare la via che lo riconduceva a casa. Mentre era avvolto dalle ombre udì il ruggito delle tigri. Si spaventò così tanto che, per sentirsi più al sicuro in attesa del sorgere del sole, decise di arrampicarsi sull’albero più vicino a dove si trovava. Per non addormentarsi, iniziò a raccogliere le foglie della pianta su cui trovò rifugio. Si trattava dell’albero di Bilva. Le raccoglieva e le lasciava cadere a terra cantando il nome di Shiva.

Quando i primi raggi del sole apparvero, l’uomo si rese conto che le foglie erano cadute sopra uno “Shiva Linga”, situato proprio ai piedi dell’albero (linga significa “segno”; secondo il testo Shiva Purana, linga è il segno distintivo tramite il quale si può riconoscere la natura dell’immanifesto). Il suo atto di profonda adorazione toccò il dio Shiva, che allontanò le tigri durante la notte e benedisse il povero uomo. Questa storia è una delle più narrate durante la Maha Shivaratri, poiché ha la capacità di ispirare i devoti riuniti per celebrare Shiva.

Un altro mito narra che questa grande festa si ricollegherebbe a quella stessa notte in cui Shiva, sotto forma di Nataraja, eseguì la danza della creazione primordiale. Un’altra storia ricorda il matrimonio tra Shiva e la dea Parvati.

Un periodo di purificazione

I dieci giorni che precedono Maha Shivaratri sono dedicati alla purificazione mentale, in modo da percepire in modo chiaro l’unione con la divinità. Secondo alcune tradizioni, la celebrazione della grande notte di Shiva è caratterizzata da un digiuno nel corso della giornata che la precede. Sono poi organizzate puja (riti d’offerta) ogni tre ore, dalle 18.00 alle 6.00 del mattino, quindi in tutto si svolgono quattro puja. Il mantra più recitato è Om namah Shivaya.

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