Libri per accogliere l’autunno in modo consapevole

L’arrivo dell’autunno porta una serie di cambiamenti, non solo nella natura, ma anche nei nostri ritmi biologici. Se, da un lato, la ripresa delle varie attività ci spinge a essere molto impegnati, dall’altro, il nostro corpo inizia a lanciarci messaggi che ci invitano a essere più lenti e introspettivi.

I cicli della natura cambiano e si riflettono anche nei nostri bioritmi. Leggere un buon libro è un modo per regalarsi del tempo per sé. Qui di seguito segnaliamo tre libri che possono aiutarci nella nostra crescita personale. Un modo per accogliere l’autunno con una maggiore consapevolezza.

La quiete della mente

Il primo libro che suggeriamo è collegato alla figura di Jiddu Krishnamurti. “La quiete della mente” racchiude sessanta conversazioni inedite, ricostruite e trascritte da Krishnamurti stesso. Il filosofo indiano, nonché pensatore libero, tra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta, ha avuto una serie di colloqui privati con quanti desideravano incontrarlo. Le tematiche sono numerose e cercano di rispondere a domande che sono quanto mai contemporanee.

  • “Che cos’è la consapevolezza?”
  • “Perché esiste il conflitto? Può essere superato?”
  • “La mente dell’uomo può davvero divenire quieta?”

All’interno del volume vengono affrontati tre grandi temi:

  • Vivere: il sé, la realtà interiore, la conoscenza di se stessi, il dualismo, l’amore e la libertà;
  • Apprendere: l’educazione e i suoi metodi, conoscenze e apprendimento, e il significato di “intelligenza”;
  • Meditare: il sacro, la mente religiosa e meditativa.

Il libro è arricchito dalle suggestioni descrittive di Krishnamurti, legate alla natura e ai paesaggi dei luoghi in cui viaggiava.

Per approfondire:

La quiete della mente. Vivere, apprendere, meditare

Jiddu Krishnamurti

Astrolabio Ubaldini, 2021

 


 

Il minimalista felice

Il secondo libro che segnaliamo è di Judith Crillen, dedicato al minimalismo. Questa tendenza appare utilissima in un mondo sempre più complesso, perché aiuta a semplificare la vita. Per essere minimalisti non occorre stravolgere la propria quotidianità, piuttosto è sufficiente sviluppare nuove abitudini e portare avanti piccole modiche.

“Il minimalismo è un percorso verso una vita caratterizzata da semplicità, serenità e libertà; il suo filo conduttore consiste nel vivere con meno per vivere meglio, a livello tanto materiale quanto immateriale. Se infatti il decluttering della casa resta una tappa indispensabile, il minimalismo in realtà si applica a tutti i campi o aspetti della vita […] Grazie al minimalismo, prendiamo coscienza degli eccessi del mondo intorno a noi: troppi beni materiali, troppi impegni da seguire, troppo lavoro, troppe sollecitazioni esterne, troppe distrazioni, troppo stress, troppi rifiuti, troppi alimenti nei nostri piatti… In breve, troppo di tutto”, afferma Judith Crillen.

L’Autrice descrive i vantaggi che si ottengono nell’abbracciare la filosofia minimalista. Tra i benefici vi sono per esempio: un aumento di energia; meno stress; maggior tempo a disposizione; e un risparmio in termini economici.

Inoltre, spiega in dettaglio come introdurre nella vita quotidiana il minimalismo. Uno dei segreti, per esempio, in cucina, è pianificare i pasti della settimana. Importante poi è evitare gli acquisti impulsivi, quindi non programmati e necessari. Essere minimalisti significa anche prendere in considerazione la questione ambientale, perché si utilizzano e sprecano meno risorse. E per far ciò, sottolinea Judith, occorre procedere in maniera etica e durevole, acquistando prodotti di migliore qualità e consumando in maniera intelligente.

Per approfondire:

Il minimalista felice

Judith Crillen

Edizioni Il Punto d’Incontro, 2021

 


 

Riconoscere e sviluppare il proprio potenziale spirituale

Viviamo in una società che tende ancora al materialismo ed è sempre più dipendente dal mondo digitale, quindi dagli algoritmi. Parafrasando il titolo di un noto libro di Fromm, si può dire che “l’avere prevale ancora sull’essere”. Il compianto psicoterapeuta statunitense Wayne W. Dyer ci ha lasciato in eredità numerosi libri che trattano (accanto naturalmente ad altri temi legati alla crescita personale) di questo argomento: l’avere o l’essere. Un’esistenza improntata solo o prevalentemente sull’avere non può portare a una piena realizzazione. È l’ego che ci spinge ad ambire sempre più cose, ma così facendo costruiamo un benessere illusorio. In questo libro rieditato dal Corbaccio, Dyer spiega come far emergere l’io autentico e come risvegliare la consapevolezza dell’essere, in modo da poter gettare le basi per un vero cambiamento.

L’Autore approfondisce tre grandi tematiche:

  • da dove veniamo, ovvero qual è la sorgente di tutto;
  • cos’è l’ambizione e perché è collegata a un falso io;
  • come risvegliare e nutrire l’io autentico;
  • giungere al vero significato della nostra vita.

Con un linguaggio profondo, talvolta poetico, Wayne W. Dyer ci mostra una via praticabile per intraprendere un cambiamento delle/nelle nostre esistenze. Non saranno più l’ego e un falso io a guidarci, ma potremo plasmare una vita ispirata grazie a una maggiore consapevolezza. Andando oltre la materia e abbracciando la spiritualità lasciamo andare attaccamenti, orpelli e vivremo in modo leggero e più sereno.

Per approfondire:

Il cambiamento

Wayne W. Dyer,

Corbaccio 2021

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