L’effetto rilassante del legno

Le ricerche volte ad analizzare gli effetti dei cosiddetti “bagni di foresta” hanno messo in luce come il legno riesca a svolgere un’azione rilassante sulla psiche. L’effetto benefico viene attivato tramite i nostri sensi, in particolare attraverso la vista, il tatto e l’olfatto. Vediamo come ciò sia possibile.

Il profumo calmante del legno

Secondo alcuni studi portati avanti in Giappone – Paese dove la pratica dello Shinrin Yoku (i bagni di foresta) è nata e si è diffusa –, quando si inala il profumo del legno si attiva un effetto calmante. Come spiegato dal Professor Yoshifumi Miyazaki, dell’Università di Chiba (Tokyo), l’odore del legno crea uno stato di quiete, poiché agisce sulla corteccia prefrontale del cervello, che a sua volta stimola una condizione di distensione. Secondo i ricercatori, questo effetto calmante è una sorta di reminiscenza di un originario stato naturale, che è in antitesi a quello percepito negli ambienti urbani. Il legno sprigiona sostanze che riportano la mente verso spazi verdi. Sono immagini che infondono quiete e serenità.

L’armonia degli oggetti in legno

Anche i mobili e gli oggetti in legno, collocati in casa o in un luogo di lavoro, attivano un effetto rilassante quando li si osservano e si toccano. Il legno è un materiale naturale e quando non è troppo lavorato, ma mantiene un aspetto “rustico” o “povero”, trasmette una sensazione di calore. Se un mobile in legno viene verniciato o subisce altri trattamenti che ne snaturano l’aspetto, l’effetto rilassante viene notevolmente ridimensionato e attutito. Per questo, i ricercatori giapponesi che analizzano tutto ciò che è collegato, in modo diretto o indiretto, allo Shinrin Yoku, sottolineano l’importanza di introdurre negli ambienti in cui si vive e si lavora materiali in legno naturale.

Per esempio, in cucina sono da preferire utensili come taglieri, ciotole e mestoli in legno; i mobili è meglio sceglierli privi di verniciatura, ma naturali e, se possibile, bio-ecologici. Un altro dettaglio importante è il processo con cui il legno è stato stagionato e seccato. Secondo le ricerche giapponesi è da preferire quel mobilio che non ha subito trattamento termico.

Le migliori piante per purificare gli interni

Quando si parla di legno occorre ovviamente considerare anche il “legno vivo”, quello delle piante. Alcune di esse aiutano a purificare l’aria, ossigenandola meglio ed eliminando sostanze inquinanti: per esempio, sostanze provenienti proprio da mobili eccessivamente trattati.

Tra le piante più adatte per purificare gli interni vi sono:

  • lo Spathiphyllum Wallisii,
  • l’Hedera helix
  • la Draena fragrans.

Articolo correlato

Attivare i sensi con il bagno di foresta

Lascia il tuo commento

Per favore inserisci il tuo nome.
Per favore inserisci commento.