Numerose piante medicinali svolgono un’azione antinfiammatoria naturale. Grazie alla fitoterapia possiamo prevenire alcuni disturbi che si manifestano durante i cambi di stagione. In particolare, gli sbalzi termici che avvengono nella prima fase dell’autunno possono creare squilibri all’organismo, favorendo l’emergere di tosse, raffreddore, mal di gola, fastidi alle articolazioni. Per contrastare questi disturbi e per alleviarli sin dai loro primi sintomi si possono utilizzare – previo consulto da un medico o da esperto in fitoterapia – specifiche piante medicinali.
Varie tipologie di piante
Vi sono piante che stimolano l’organismo a produrre ormoni dagli effetti antinfiammatori. Sono piante che svolgono cioè un’azione simile a quella del cortisone.
Tra queste vi è il ribes nero – piccolo arbusto che produce frutti di colore scuro – noto per le sue benefiche proprietà. Le gemme e le foglie contengono bioflavonoidi indicati per stimolare le ghiandole surrenali. Il ribes nero è un antinfiammatorio naturale indicato per prevenire raffreddori, anche di natura allergica.
Vengono utilizzate le foglie essiccate per preparare un infuso dalle proprietà diuretiche e antireumatiche.
Il macerato glicerico è indicato per prevenire raffreddori e disturbi allergici.
Altre piante forniscono direttamente all’organismo sostanze che bloccano il processo antinfiammatorio.
L’eufrasia (Euphrasia officinalis) è una pianta i cui principi attivi sono indicati e consigliati in caso di affezioni oculari. Tra i componenti attivi di questa pianta vi sono i flavonoidi e i tannini. Essa svolge un’azione astringente, antinfiammatoria e antisettica. Proprio per gli effetti benefici sugli occhi, questa pianta viene chiamata popolarmente anche “erba dei miopi” o “erba degli occhi”.
La lavanda vera (Lavandula angustifolia) presenta numerose proprietà benefiche. Aiuta a equilibrare il sistema nervoso grazie alla sua azione calmante: in questo caso si prepara un infuso utilizzando le sommità fiorite a uso alimentare.
La lavanda vera, sotto forma di olio essenziale, contribuisce a liberare le vie respiratorie in caso di tosse e raffreddore: in questo caso si preparano suffumigi.
Altre piante ancora producono un effetto antistaminico naturale. Tra queste vi è la betulla, della quale si utilizzano le foglie, la linfa e le gemme. Oltre a essere un antistamico naturale, la betulla svolge un’azione diuretica, febbrifuga e antireumatica. Si può utilizzare sotto forma di infuso, o di macerato glicerico, o di linfa.