L’automassaggio è uno dei rituali più importanti della tradizione ayurvedica, praticato ancora da molti indiani quotidianamente. Particolarmente indicato durante i mesi più freddi dell’anno e nei cambi di stagione, l’automassaggio è benefico per tante ragioni. Rende la pelle più luminosa, rafforza il sistema immunitario e crea l’effetto chiamato “rasayana”, cioè di ringiovanimento. Non a caso, nell’antico testo ayurvedico noto col nome di Charaka Samhita si legge: “Praticando ogni giorno un massaggio con olio si accresce la bellezza, la forza, l’amabilità e la giovinezza. I massaggi regolari proteggono il corpo, anche in caso di leggere ferite”.
L’automassaggio per riequilibrare i dosha
Secondo la tradizione ayurvedica l’essere umano fa parte della natura e perciò è costituito dall’unione dei cinque Elementi, terra, acqua, fuoco, aria, etere. A loro volta gli Elementi, combinandosi in un certo modo in ogni individuo, formano i tre dosha, Vata, Pitta, Kapha. In ciascun individuo vi è un dosha dominante o vi è un alternarsi di un intreccio de dosha a seconda delle stagioni e del livello di benessere. Lo squilibrio fra i dosha – per esempio un eccesso di Vata o una carenza di pitta – dipende da diversi fattori, come l’alimentazione, l’età, lo stress. Attraverso l’automassaggio si possono riarmonizzare le energie vitali. Grazie alla digitopressione vengono stimolati i canali e i centri energetici del corpo. Soprattutto nei periodi in cui si avverte stanchezza o ci si sente vulnerabili, effettuare l’automassaggio con oli specifici aiuta a riportare le energie in equilibrio.
Oli per automassaggio in funzione ai Dosha
Nella scelta dell’olio da utilizzare per l’automassaggio è importante conoscere la propria costituzione ayurvedica (chiamata Prakriti) e sapere quale Dosha è in noi dominante. Quando prevale Vata l’olio più indicato è quello di sesamo. Nel caso di una costituzione Pitta meglio utilizzare un olio rinfrescante, come quello al cocco, mentre se si ha una Prakriti dominata da Kapha l’olio più indicato è quello di mandorle dolci, poiché si assorbe facilmente.
Quali zone trattare di più durante l’automassaggio
Ci sono alcuni punti del corpo in cui risulta più semplice e al contempo benefico effettuare l’automassaggio. Importante è partire dall’alto verso il basso, quindi si può iniziare a massaggiare la testa. Per rilassarla si può incominciare massaggiando la fronte parte dal centro verso l’esterno, per poi continuare seguendo la linea dell’attaccatura dei capelli. Per alleviare le tensioni i movimenti, in questo caso solo delle dita, devono essere circolari. Un altro punto importante da trattare con l’automassaggio è la zona posteriore del collo dove sia accumulano i blocchi. Non bisogna poi dimenticare le mani. In questo caso si può massaggiare il palmo della mano utilizzando il pollice dell’altra: il massaggio deve essere circolare, con movimenti effettuati in senso orario. Si prosegue poi massaggiando la gamba partendo sempre dall’alto verso il basso con movimento circolari e verticali. L’automassaggio dei piedi è molto importante, poiché seguendo i punti di riflessologia si può lavorare sulle aree corrispondenti alle zone trattate.
I benefici dell’automassaggio
Sono numerosi gli effetti benefici che produce l’automassaggio, soprattutto se effettuato quotidianamente. L’uso dell’olio nutre la pelle e la rende luminosa. I movimenti migliorano la circolazione sanguigna e favoriscono una migliore ossigenazione del corpo. Vengono attivate le energie. Inoltre, si riequilibrano i Dosha.