L’autoguarigione tantrica Ngalso

Come nello Yoga, anche l’autoguarigione tantrica Ngalso si basa sul concetto di energie sottili e considera l’essere umano un corpo sia fisico sia energetico, composto da un sistema di canali, chakra, venti, che permettono il flusso delle correnti sottili dell’energia dei cinque elementi, e gocce cosiddette di bodhicitta (energie femminile e maschile). Comprendere la struttura sottile del corpo è fondamentale, poiché secondo la medicina tibetana, da cui deriva la pratica Ngalso, la causa principale di tutte le malattie nasce dai blocchi nei canali e questi blocchi sono generati da emozioni negative, quali ignoranza, attaccamento, odio, orgoglio e paura. È su queste emozioni negative che lavora e agisce l’autoguarigione tantrica Ngalso.

Un sistema terapeutico integrato

Suoni, colori, forme, energie sottili compongono il nostro corpo. Per potenziare gli aspetti e le qualità positive bisogna partire dal nostro mandala interiore e prendersi cura di esso attraverso la meditazione e diverse terapie. La pratica Ngalso unisce infatti pratiche differenti. Per iniziare, è necessario scegliere un luogo tranquillo, dove è possibile ascoltarsi senza subire distrazioni. È consigliata la classica posizione del loto o a gambe incrociate, schiena dritta per far scorrere l’energia lungo il canale centrale, rimanendo a occhi chiusi o semichiusi. Questa forma di autoguarigione si basa sui mantra (sillabe sacre che sprigionano internamente e nell’aria energie positive) e sui mudra (gesti che permettono di aumentare la consapevolezza di sé e di trasmettere particolari forze, come la generosità, o di allontanarne altre, come la paura).

Un ruolo importante lo riveste la terapia del respiro. Lama Gangchen invita a visualizzare due processi: espirando immaginiamo di espellere tutti i problemi emozionali, stress, tensioni, malattie, inquinamento interiore ed esterno; inspirando pensiamo di assorbire l’energia pura e positiva che scorre nell’universo. Anche nelle discipline yogiche il pranayama è fondamentale per l’unione tra mente e corpo. Per una maggiore efficacia è bene respirare muovendo in modo profondo e consapevole il diaframma.

L’autoguarigione tantrica Ngalso prevede diversi esercizi di pranayama, così come quelli basati sui mudra e sui colori. La concentrazione è un altro aspetto importante nella disciplina Ngalso. L’attenzione e la consapevolezza di sé, evitando distrazioni, non sono così semplici da sperimentare, a causa dei ritmi frenetici di una società che spesso corre senza conoscere, in taluni casi, nemmeno la direzione che si sta prendendo e senza aver ben chiaro un percorso che porti a una fase evolutiva del modus vivendi del genere umano. Attraverso la meditazione s’impara a indirizzare la mente verso una giusta e più chiara prospettiva, aumentando al contempo l’attenzione e l’energia interiori. Gli insegnamenti diffusi da Lama Gangchen accrescono concentrazione e calma.

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