Spesso sembra che le emozioni negative abbiano il sopravvento sulla nostra vita. Rabbia, tristezza, paura sono alcune tra le tante emozioni che emergono in certe situazioni. In molti casi, un’emozione emerge e diventa negativa perché non siamo in presenza mentale, ma in balia delle circostanze esterne o degli altri. È possibile che un certo evento stimoli in noi una reazione di collera perché in quel momento siamo stanchi, o distratti, o perché non abbiamo intrapreso un dialogo in maniera consapevole. Lo stesso evento, in un’altra occasione, può essere vissuto in maniera totalmente diversa, proprio perché eravamo maggiormente presenti e attenti a ciò che stava accadendo o attenti verso la persona con cui si interagiva.
Gestire consapevolmente le emozioni
Ecco che la mindfulness, la presenza e la pienezza mentale, può trasformare profondamente la nostra vita, cambiando il nostro modo di rapportarci verso l’esterno. Le tecniche di mindfulness aiutano a “gestire” le emozioni, in particolare quelle che riteniamo negative. È un sostegno che si manifesta sia prima dell’emergere di un’emozione, sia quando è già affiorata. Sappiamo che le emozioni sono passeggere, ma producono nel corpo e nella mente specifici effetti e reazioni. Per esempio, quando proviamo rabbia il respiro diventa più veloce, anche il battito cardiaco aumenta e si percepisce un aumento della temperatura corporea. Queste manifestazioni fisiche rappresentano un segnale che ci trasmette questo messaggio: Attenzione, sta emergendo un’emozione perturbante! Può essere rabbia, collera, che sfocia in un atteggiamento aggressivo.
Abbandonare e non controllare le emozioni
Quando si parla di presenza mentale e di consapevolezza in rapporto alle emozioni si pensa che queste si possano controllare, soffocare, zittire. Non è così. Significa piuttosto divenire consapevoli dei propri stati d’animo per saperli “gestire” in maniera cosciente. Come insegnano i maestri orientali, le emozioni sono passeggere e non dobbiamo mai identificarci con esse. Per lasciar andare le emozioni occorre conoscerle e occorre conoscersi in profondità. Un buon strumento per far ciò è il classico diario. Trascrivere regolarmente, ogni giorno o almeno una volta alla settimana, quell’evento o quegli eventi che hanno fatto emergere in noi determinate emozioni perturbanti, che ci hanno scosso molto, può essere di grande beneficio. La scrittura aiuta a ri-elaborare la situazione, il nostro umore, la nostra reazione. Conoscere le dinamiche e analizzarle ci permette di capire perché è nata una certa emozione.
Respirare per calmarsi
Quando si ripresenta una situazione simile a quella che ha fatto emergere quell’emozione perturbante abbiamo la possibilità di affrontarla in modo più consapevole. Non ci lasceremo più travolgere dall’evento e dall’emozione, ma sapremo gestirli rimanendo in presenza mentale. un metodo semplice ed efficace per non rimanere travolti dalle emozioni negative è portare l’attenzione al proprio respiro. Respirando in modo profondo, senza sforzo, si accetta l’emozione che sta emergendo o che è già emersa. Se è possibile, per non rafforzarla ci si allontana dalla situazione che l’ha creata. Oppure, in maniera sempre consapevole, respirando lentamente, si può cercare di modificare in meglio l’evento che si sta vivendo, affermando una certa frase, o dicendo alla persona che abbiamo d’avanti di sentire il bisogno di una pausa. La consapevolezza di noi stessi e delle nostre emozioni è il primo passo per non essere in balia dei nostri stati d’animo. Per affinare la presenza mentale sono molto utili la meditazione sul respiro e il body scan.