La pianta del Noni, antiossidante naturale

Il Noni è una pianta originaria del Sud-Est asiatico, utilizzata dalle popolazioni autoctone a scopo curativo. Il suo nome botanico è Morinda Citrifolia ed è una rampicante endemica in Australia, in Malaysia. Viene coltivata da millenni sulle isole polinesiane ed è proprio in Polinesia che viene ritenuta sacra dai guaritori locali. Della pianta si utilizzano i frutti maturi, un vero concentrato di sostanze benefiche per l’organismo.

Le proprietà del frutto

Il frutto della Morinda Citrifolia contiene vitamine (A,C, B3), enzimi, minerali, oligoelementi, e l’intero spettro degli amminoacidi, che la rendono una ricca fonte di proteine. Ogni sua parte può essere impiegata a seconda delle specifiche esigenze: i semi sono lassativi; le foglie contrastano le infiammazioni esterne; gli estratti della radice abbassano la pressione sanguigna; la corteccia ha proprietà astringenti; le essenze dei fiori attenuano le infiammazioni agli occhi. Il vero toccasana del Noni è il frutto, che contiene tanti elementi benefici per il benessere dell’organismo, tra cui gli antiossidanti, l’asperuloside tetra acetato, l’acido ascorbico e la proxeronina. Quest’ultima è una sorta di “vettore” dell’azione del succo del Noni, e come suggerisce il nome è legata alla xeronina, alcaloide prodotto quando è necessaria l’attivazione metabolica delle proteine: è quindi indispensabile affinché tutte le cellule del corpo funzionino correttamente, consentendo alle proteine di eseguire i loro compiti.

Per un’azione rigenerante

Grazie agli elementi nutritivi in esso contenuti, il Noni produce una serie di effetti antidolorifici ed antinfiammatori; regola la rigenerazione delle cellule danneggiate, contrastando e prevenendo l’invecchiamento cellulare; elimina vari batteri; stimola il sistema immunitario; riduce i disturbi gastrointestinali, il mal di testa e i dolori mestruali. Gli Occidentali hanno scoperto questa pianta dopo alcuni viaggi sulle isole polinesiane, dove i guaritori locali (chiamati kahuna) la utilizzano da secoli come pianta “magica” e terapeutica. Il dott. Ralph Heinicke è stato tra i primi a studiare il frutto del Noni e scoprì come esso contenga molti più enzimi rispetto all’ananas (la quantità è di circa 800 volte maggiore). Il Noni risulta particolarmente indicato per contrastare l’influenza e il raffreddore.

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