Il genogramma, cos’è e perché si utilizza in psicogenealogia

Il genogramma rappresenta uno dei sistemi utilizzati ampiamente in psicogenealogia per prendere consapevolezza della programmazione inconscia trasmessa dagli avi. Ciò si rivela molto utile per avviare un processo di deprogrammazione, superando deleterie forme di auto-boicottaggio.

“L’eredità” del clan familiare

Chi lavora nell’ambito del transgenerazionale utilizza vari sistemi per approfondire il progetto di vita di una persona alla luce delle vicende accorse ai suoi avi. In pratica, da questa prospettiva, ciò che accade a un individuo è da collegarsi a una sorta di “eredità” – che sfocia in compiti di compensazione – che ha ricevuto sin dal momento del suo concepimento.

Un esempio classico riguarda quelle famiglie che hanno vissuto un aborto e che proiettano sul proprio figlio o figlia dinamiche, relazioni, emozioni, ecc. che avevano invece proiettato al figlio non nato. Grazie a un percorso basato sulla psicologia transgenerazionale si può avviare una deprogrammazione, lasciando andare quei compiti di compensazione “voluti” più o meno esplicitamente dal clan familiare. Solo deprogrammando determinati schemi si può realizzare concretamente il proprio progetto di vita.

Compiere una ricerca genealogica

Per far ciò si parte col compiere una ricerca genealogica. Essa consiste nel recupero di fotografie, documenti che hanno un profondo significato, come lettere, e altro materiale che poi sarà utile per formare il genogramma. Questo strumento non è altro che una rappresentazione grafica del sistema familiare: può apparire simile a un albero genealogico, ma esso viene realizzato tramite l’utilizzo di simboli particolari. Ciò che è importante considerare osservando il genogramma non sono tanto le fasi storiche del clan familiare, bensì i legami che si creano e che si sono creati tra i membri della famiglia.

Lo scopo del genogramma è esplicitare le rappresentazioni che una persona si crea dei propri avi, perché sono proprio le rappresentazioni interne alla psiche a influenzare la nostra vita e il nostro comportamento”, spiega Selene Calloni Williams, autrice del libro Psicogenealogia e Costellazioni Familiari ad Approccio Immaginale. “Nel genogramma è importante il tipo di relazione che lega i membri della famiglia – ad esempio una relazione distante, stretta, conflittuale – e l’intensità emotiva del legame”.

Sono numerosi gli elementi che compongono il genogramma e tra i tanti segnaliamo i nomi, anche i soprannomi, il grado di parentela di ogni persona, date di nascita, di morte, eventuali gravi malattie, matrimoni, separazioni, divorzi, trasferimenti significativi. In genere è consigliato inserire nel genogramma almeno tre generazioni.

Per approfondire:

 

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