Il caldo dei mesi estivi può provocare vari disturbi a livello psicofisico ed energetico. Negli ultimi anni, si sta registrando un aumento delle temperature medie a causa del global warming che provoca ciò che viene definito “effetto serra”. Come evidenziato dal sistema di rilevazione europeo Copernicus, quello del 2024 è stato il mese di giugno più caldo di sempre a livello globale. E luglio ha visto temperature ben oltre la media climatica. Il riscaldamento globale dovuto all’eccesso dei ben noti “gas serra” non solo crea numerosi problemi a livello ambientale – siccità, crisi nell’agricoltura e, di contro, fenomeni piovosi intensi – ma provoca altresì conseguenze sulla nostra salute.
Su questo aspetto collegato propriamente al nostro benessere possiamo avere utili consigli dall’Ayurveda. Infatti, la medicina tradizionale indiana porta con sé un sapere millenario, frutto della saggezza di tanti maestri. Una saggezza che considera l’essere umano non solo nella sua totalità – corpo, mente, energia – ma anche in relazione all’ambiente e alle dinamiche del macrocosmo.
Come si legge nell’enciclopedia ayurvedica Caraka Samhita nella sezione che si occupa della Diagnosi del Clima:
“L'alterazione del clima è la più grave, rispetto alla terra, all'acqua ecc. Non ci si può difendere. Insalubre è il clima che non è consono all'abituale”.
Tra i molti maestri illuminati ricordiamo il monaco indiano Govindan-ji, discepolo del Mahatma Gandhi e devoto servitore, nonché massaggiatore personale del santo Vinoba Bhave. Proprio Govindan-ji è stato insegnante di Alida Dal Degan che, per quindici anni, ha avuto l’opportunità di apprendere direttamente da lui l’arte e la scienza del massaggio ayurvedico.
Dal 1990, Alida divulga la tradizione del massaggio ayurvedico dei monaci erranti e le numerose conoscenze incentrate sulla medicina tradizionale indiana.
Le abbiamo chiesto di offrirci alcuni consigli
per affrontare in maniera naturale
e consapevole le pesanti ondate di calore.
«Come primo suggerimento, partirei dalla cura degli occhi. Il caldo può farli arrossare, possono bruciare e infiammarsi. Gli occhi rivelano anche il calore corporeo. Se il nostro organismo ha un eccesso di caldo – derivante dal dosha Pitta elevato – gli occhi si infiammano. Il corpo ci parla, si “fa vedere” e bisogna correre ai ripari: c’è un eccesso di calore, il calore brucia.
Per questo l’Ayurveda suggerisce l’impiego della camomilla, in quanto pianta che ha effetti curativi sugli occhi e sul sistema digestivo in generale che va “a fuoco” con il calore in eccesso. Consiglio quindi di bere infusioni fredde di camomilla. Inoltre, con tamponi imbevuti di infuso di camomilla e tenuti in frigorifero si possono fare impacchi. Calmando gli occhi, l’intero organismo si rinfresca!
Ricordo inoltre che è importante preparare correttamente l’infusione di camomilla perché spesso si sbaglia. Ecco il procedimento:
in acqua calda ma non bollente, si mettono in infusione i fiori per 10 minuti circa, si filtrano e si posiziona il liquido in frigorifero. Con questo preparato freddo si utilizzano dischetti di cotone imbevuti nella tisana per alleviare i disturbi degli occhi. È importante ricordare che non bisogna mai mettere sugli occhi tamponi tiepidi, né tanto meno caldi. Devono essere a temperatura ambiente o freddi.
Questo rimedio è adatto a tutte le costituzioni. I suoi benefici sono numerosi: bilancia le emozioni; rilassa il sistema nervoso; rinfresca il corpo e mantiene gli occhi in salute».
Con il caldo, in estate, molte persone soffrono di problemi di sonno. Quale consiglio puoi dare in merito?
«Uno dei miei “segreti” per dormire bene in estate è assumere un’infusione fredda di petali di rosa. Quando ne bevo un litro al giorno il mio sonno è molto profondo e rigenerante. Questo antico rimedio è adatto a tutti i tipi di costituzione, tranne aggravamenti importanti di Kapha e Ama.
Riduce in modo specifico l’eccesso di Pitta. L’infusione è indicata per rilassare il sistema nervoso e promuovere uno stato mentale rilassato e radioso. Per prepararla occorre utilizzare petali di rose coltivate in modo biologico, senza l’uso di prodotti chimici.
Ricordo inoltre che il massaggio con l’acqua è un trattamento ayurvedico ideale per la stagione estiva».
(il massaggio con l’acqua lo abbiamo approfondito in questo Articolo-intervista N.d.R. )».
Molte persone con il gran caldo assumono bevande ghiacciate. L’Ayurveda però le sconsiglia perché provocano effetti pesanti su Agni, il fuoco digestivo. Puoi suggerirci una bevanda rinfrescante senza ghiaccio?
«Per rinfrescarsi davvero bevendo, personalmente suggerisco l’infusione fredda, in sanscrito Hima. In Ayurveda la si prepara mettendo le erbe in acqua fredda e le si lascia in infusione almeno per 1 ora o, secondo le prescrizioni, anche la notte intera.
L’infusione fredda è la soluzione migliore per la terapia di raffreddamento e per ridurre le condizioni di un Pitta elevato. Si utilizza come erba la menta, perché ha il potere di diminuire Pitta e Kapha».
Parlando invece di cibo, quale ricetta estiva puoi consigliare ai nostri lettori?
«Sicuramente le lenticchie germogliate. Devono essere lenticchie biologiche. Nell’arco di sole 24 ore si “trasformano” in un cibo fresco da mangiare crudo in insalata. Questo piatto semplice ha un sapore d’estate, di verde, di prato, fresco. È un cibo leggero e nutriente, proteico, capace di sostituire con freschezza la carne.
È un cibo vivo con tante vitamine, sali minerali e proteine facilmente assimilabili.
Si possono gustare semplici al naturale, oppure si può preparare un piatto con 2 cucchiai di lenticchie germogliate, del pomodoro fresco – o una insalata mista – e una fetta di pane integrale. Un pranzo veloce, ma nutriente e sano. È particolarmente consigliato per anziani e persone debilitate o che hanno fretta… Buona estate!».