I benefici della respirazione Brahmari

Una delle tecniche base di respirazione nell’Hatha Yoga è quella chiamata Brahmari. Questa parola sanscrita viene tradotta in Occidente con diverse accezioni: del calabrone, dell’ape nera, dell’ape grande. Il maestro B. K. S. Iyengar definiva questo Pranayma “grosso calabrone nero” per la tecnica utilizzata. Invece, il maestro Satyananda Paramahansa la definisce semplicemente “controllo ronzante del prana”. Tutte queste definizioni mettono l’accento sul ronzio che viene prodotto durante questo tipo di respirazione. Praticarla produce una serie di benefici.

Placa il nervosismo, l’ansia e l’inquietudine. Calma la mente e rilassa il corpo. Elimina eventuali disturbi alla gola e rende più vivida la voce. Inoltre, per effetto del suono prodotto (cioè un lieve ronzio) dà origine a una maggiore consapevolezza. Si esegue assumendo una postura meditativa assisa. La colonna vertebrale è ben dritta, ma non rigida. Gli occhi sono chiusi e rilassati. La bocca è chiusa, ma non serrata. Si inizia ponendo l’attenzione cosciente sul respiro naturale, senza sforzo. Si inspira attraverso entrambe le narici. La respirazione è lenta e profonda. Quando i polmoni sono pieni, si trattiene il respiro per qualche secondo. In questa fase si può pratica mula bandha. Dopo pochi secondi si ritorna a respirare in modo naturale, ma profondo.

In questa fase, espirando si produce un ronzio tra naso e gola. Il suono è lungo, continuo, proprio come quello di un’ape. L’espirazione è lenta e costante. Questo pranayama viene eseguito anche chiudendo delicatamente, sempre premere troppo, le orecchie con l’indice di ogni mano (i gomiti sono sollevati). Ciò aiuta a isolarsi e a rimanere concentrati sulla respirazione. L’aspetto importante di questa tecnica è dato dalla vibrazione sonora emessa mentre si espelle l’aria. Il suono simile al ronzio è l’elemento centrale della respirazione Brahmari. Il ronzio dovrebbe propagarsi in tutto il corpo, in particolare nella testa. Questo Pranayama è adatto come fase preliminare alla pratica meditativa.

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