Durante la stagione estiva, si sente maggiormente l’esigenza di rimanere all’aria aperta e a contatto con la natura. A prescindere dal luogo in cui ci si trovi – anche un parco cittadino o un giardino sono adatti – è possibile sfruttare i benefici di due pratiche altamente rigeneranti: camminare e meditare.
La pratica della camminata meditativa o meditazione camminata sviluppa una serie di effetti positivi, a livello psicofisico e anche energetico-spirituale.
Cosa s’intende per camminata meditativa
Con questa espressione, è chiaro che non ci si riferisce al semplice atto del passeggiare, bensì a una camminata – di almeno 20-30 minuti – vissuta in modo consapevole. Ci si focalizza sui movimenti del corpo e sul flusso del respiro. Si percepisce il qui e ora.
Questa forma meditativa può essere pratica con un orientamento buddhista o in maniera “laica”.
Nel primo caso, la camminata meditativa si esegue formando un cerchio oppure avanzando avanti e indietro in linea retta. La mente è presente ai passi, alla mobilità del corpo e alle sensazioni corporee che emergono. È possibile pronunciare mentalmente una sorta di mantra, ripetendo “alzo, avanzo, abbasso”.
L’aspetto centrale di questa pratica è l’attenzione cosciente con cui ci si muove. La mente non è più in balia di tanti pensieri, non divaga più, ma è concentrata sui passi, sul corpo e sul momento presente.
La camminata è molto lenta, proprio per permettere alla mente di familiarizzarsi il più possibile con i movimenti del corpo.
La forma per così dire “più laica” della camminata meditativa può essere eseguita ovunque e ogni volta che percorriamo un tragitto: per esempio, per andare al lavoro, o in piscina, o a far spese, ecc. In questo caso, non è necessario camminare lentamente. Non è nemmeno necessario ripetere mentalmente “alzo, avanzo, abbasso”. È pero importante prestare attenzione, in piena presenza mentale, alla camminata e alle sensazioni che emergono mentre si avanza. Quindi la camminata quotidiana in questo senso può diventare un buon esercizio di attenzione cosciente.
I benefici di entrambe le pratiche sono numerosi.
A livello fisico, viene promosso un miglioramento della circolazione sanguigna; sono attivati e rinforzati i muscoli, le articolazioni e le ossa; viene armonizzato il sistema nervoso.
A livello psichico, si riscontra una diminuzione dello stress e quindi è favorita una maggiore calma; si sviluppa poi una maggiore capacità di attenzione.
Sul piano emotivo-energetico, viene promossa una maggiore creatività, dinamicità e fluidità, grazie alla stimolazione degli ormoni del benessere, come la serotonina.
Se praticata nella forma buddhista, la camminata meditativa aiuta a connettersi con il proprio mondo interiore e con il sacro. Se praticata nella natura si può percepire la profonda interconnessione con il tutto.