Giornata internazionale dello Yoga 2019, per una consapevolezza ecologica

Il 21 giugno 2019 si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dello yoga. Una ricorrenza che coinvolge milioni di persone in ogni angolo del mondo. Quest’anno, tema centrale dell’appuntamento è “Yoga e azione climatica”.

Popolarità e benefici dello yoga

La Giornata internazionale dello yoga venne ufficialmente istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e proclamata il 21 giugno, con la Risoluzione Onu 69/131 dell’11 dicembre 2014. Una decisione fortemente sostenuta dal Primo Ministro indiano Narendra Modi. Le Nazioni Unite hanno così riconosciuto l’ampia popolarità di questa pratica millenaria, amata ad ogni latitudine del globo, dal Sudafrica alla Scozia, passando per Bali. Una popolarità dovuta ai profondi benefici che lo yoga apporta a livello corporeo, mentale ed energetico. Infatti, grazie alla pratica regolare si accrescere l’equilibrio psicofisico e si sviluppa uno “spazio” interiore caratterizzato da calma e gioia. Il corpo e la mente diventano più flessibili e armoniosi. Inoltre, si riesce a gestire meglio stati ansiosi ed emozioni pesanti, riducendo al contempo tensioni e stanchezza. Praticare yoga fa bene! Da qui la scelta di istituire una Giornata internazionale per celebrarlo con workshop gratuiti, happening, concerti, meditazioni di gruppo.

Tema del 2019: Yoga e azione climatica

La crisi ecologica del pianeta ha spinto l’Onu a porre in evidenza la questione dei cambiamenti climatici come tema centrale per il 21 giugno 2019. La connessione Yoga e Natura è quanto mai appropriata, dato che la parola Yoga significa “unione”. Proprio l’unione e il legame con la Madre Terra è ciò che ha perso l’uomo, a partire dal XX secolo. I processi di urbanizzazione, gli sviluppi tecnologici e poi digitali, lo sfruttamento eccessivo delle risorse del pianeta hanno spezzato quel legame che prima univa l’essere umano alla natura.

Qualcosa sta cambiando, soprattutto tra le nuove generazioni. In loro c’è la consapevolezza che se non si modificano adesso gli stili di vita e il sistema economico-industriale, il global warming (il riscaldamento globale della Terra) provocherà mutazioni climatiche, con ripercussioni sul piano sociale, urbano, idrogeologico e sanitario. Uragani, tempeste, sbalzi climatici repentini, piogge torrenziali, incendi, innalzamento delle acque dei mari e degli oceani, scioglimento dei ghiacciai: questi fenomeni sono già in atto e se non cambiamo modus vivendi e operandi le future generazioni vivranno in un mondo inquinato, torrido, con problemi legati alla desertificazione e alla gestione delle scarse risorse idriche.

La consapevolezza che si sviluppa praticando yoga in modo sincero e autentico può rappresentare una sorta di rivoluzione interiore che porta ciascun individuo a comprendere l’indissolubile legame tra l’umanità e la natura. E per questo occorre rispettare, proteggere la Madre Terra, non più sfruttarla, ma amarla in modo incondizionato.

Silvia C. Turrin

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