Gennaio, yoga ristabilire l’equilibrio mente-corpo

Dopo le feste natalizie, dopo le abbuffate di fine anno, e – per chi ha potuto permetterselo – dopo i giorni vacanzieri di relax si rischia di affrontare gennaio con un livello basso di energia. Le temperature fredde e l’umidità invernale sono altri fattori che possono provocare un calo energetico. Questa è anche una stagione in cui la sensazione di malinconia è dietro l’angolo, a causa della diminuzione della luce del sole. Il corpo risente di tutto ciò ed è quindi “normale” avvertire una certa stanchezza.

Per questo è importante dedicarsi allo yoga, al fine di ristabilire l’equilibrio mente-corpo, stimolando al contempo il flusso delle energie. Anche in quelle giornate “no”, in cui si avverte torpore, è bene praticare per non cedere all’indolenza. In fondo, lo yoga insegna, fra l’altro, la disciplina e la costanza. Quindi, in questo mese di gennaio possiamo concentrarci su quelle posture che aiutano a rinvigorire il corpo.

Vrksasana

albero yoga

Partiamo dalla posizione dell’albero, perché favorisce proprio quelle qualità indispensabili per questa stagione invernale, ovvero equilibrio e concentrazione. Vrksasana aiuta a radicarsi alla terra.

Per eseguirla si inizia da Tadasana. Lo sguardo è rivolto in avanti. Ci si focalizza su un punto preciso per sostenere la concentrazione. Con attenzione si sposta il peso del corpo sul piede sinistro. Lentamente e in modo consapevole si alza il piede destro portandolo verso l’interno della coscia sinistra, vicino all’inguine. Il ginocchio della gamba sollevata è spinto all’indietro. Il busto è ben allungato. Le mani si possono portare davanti al petto, per formare l’Anjali Mudra. Oppure le braccia si possono portare in alto, oltre il capo, ben allungate, con i palmi che si toccano: in questo modo le braccia agevolano l’allungamento del busto. Lo sguardo è rivolto in avanti. Dopo una serie di cicli respiratori si esegue dall’altro lato.

 Viparita Karani

restorative yoga

La postura delle gambe contro il muro è indicata per sciogliere tensioni psicofisiche. In caso di stress, aiuta a rilassare in profondità il corpo. Produce poi una serie di effetti positivi a livello fisiologico: per esempio, migliora la circolazione sanguigna e armonizza il sistema nervoso. Questa posizione viene chiamata anche “della mezza candela”, poiché le gambe e il bacino non si estendono completamente verso l’alto come avviene nella classica postura di Sarvangasana.

Per approfondire l’esecuzione e i benefici di Viparita Karani leggi il nostro Articolo qui

Ananda Balasana

Poiché abbiamo detto che gennaio è un mese in cui si rischia di cadere in una leggere sensazione di malinconia è importante scegliere asana sia rilassanti ed equilibranti, ma anche gioiose. Per questo consigliamo la posizione chiamata del “bambino felice”, indicata non solo per riattivare le energie, ma anche per alimentare emozioni positive.

Per eseguirla ci si sdraia supini, con le ginocchia piegate e le piante dei piedi a terra. Le braccia sono lungo i fianchi. Si portano verso il petto le ginocchia, per poi afferrarle con le mani e divaricarle e portarle verso le ascelle e le spalle. La schiena è allungata sul tappetino. Si allungano le braccia in mezzo alle gambe e si agganciano gli alluci con le dita delle mani. Mantenendo le ginocchia piegate, si tirano i piedi fino a rivolgere completamente le piante verso l’alto. Si premono le ginocchia verso il petto senza sollevare il bacino o la testa da terra. Si rimane in questa posizione per almeno 4-5- cicli respiratori. Si scioglie lentamente la posizione.

 Savasana

Si può concludere con la posizione del cadavere, indicata per favorire un rilassamento generale e per connettersi al proprio sé.

Per eseguire Savasana si inizia partendo dalla postura chiamata Dandasana. Ci si flette indietro appoggiandosi sui gomiti piegati. Le gambe sono distese. Ci si sdraia quindi lentamente, vertebra dopo vertebra. Gli arti inferiori sono ben allungati. Le braccia sono leggermente aperte. I palmi delle mani sono aperti, rivolti verso l’alto. La testa è appoggiata sul tappetino yoga; in alternativa, la si può sorreggere utilizzando o un cuscino non troppo alto o una coperta ripiegata.

Per approfondire i benefici di quest’asana leggi l’Articolo qui.

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