Equilibrio e armonia con l’AcroYoga

L’AcroYoga considera la pratica yogica da una nuova prospettiva, nella quale si intrecciano fondamentalmente tre elementi: lo yoga tradizionale (Hatha Yoga), l’acrobazia e il massaggio Thai. Si tratta di un approccio che visivamente colpisce, poiché la pratica non è mai individuale, ma a coppie e, per i più esperti, si può svolgere anche con tre o quattro persone. L’AcroYoga è nato da un’idea di Janson Nemer e Jenny Sauer-Klein, statunitensi, di San Francisco. Era l’inizio degli anni 2000 e da allora questa particolare forma di yoga è conosciuta e praticata un po’ in tutto il mondo, sebbene rimanga ancora di nicchia.

Andare oltre l’aspetto visivo spettacolare

L’AcroYoga è talvolta considerato più come una forma circense e acrobatica piuttosto che una disciplina volta al benessere psicofisico. In realtà, la dimensione scenografica dettata dalle suggestive posture effettuate a coppie rappresenta solo un aspetto di questa disciplina e, anzi, è il risultato di un profondo e complesso lavoro interiore. Infatti, occorre sviluppare fiducia in sé e nel partner con cui si lavora per poter realizzare correttamente e in modo sicuro le posizioni. L’AcroYoga prevede anche un lavoro sinergico a tre: da un lato, vi è la coppia che esegue le posture, dall’altro vi è il supervisore, che guida i praticanti nel modo più corretto e sicuro.

Uscire dalla dimensione individuale

Il lavoro a due, o a tre, nonché la supervisione di una terza persona fa si che i praticanti di AcroYoga escano dalla propria dimensione individuale, per abbracciare una visione d’insieme. I movimenti dinamici devono essere compiuti sempre ascoltando l’altra persona. È un lavoro di empatia, basato sulla reciproca fiducia ed è la fiducia che permette di effettuare quelle posizioni che sfidano la gravità. Solo dopo aver sviluppato a livello personale forza, concentrazione e attenzione si possono esprimere queste stesse qualità in un lavoro di AcroYoga. Grazie all’interrelazione e alla complicità delle persone coinvolte si creano posture che appaiono quasi forme danzanti.

Precisione e rigore

Per effettuare con sicurezza i movimenti di AcroYoga occorre inoltre sviluppare un’accurata precisione: i piedi, le gambe e le braccia devono posizionarsi nel modo giusto, e le posizioni devono essere confortevoli, in modo da non percepire dolori o fastidi articolari. Occorre poi sviluppare rigore nell’allineamento tra chi sostiene e chi è sostenuto. Per sviluppare precisione e rigore occorre lavorare sulla respirazione e sull’attenzione cosciente. Occorre poi nutrire un cambio di prospettiva attraverso cui realizzare le posture: una prospettiva ampia che permetta di immaginare e poi quindi eseguire posture che, in un primo momento, possono sembrare complesse, se non impossibili. Tutto ciò consente di realizzare sequenze dinamiche originali e flessuose, realizzabili soltanto andando oltre il proprio “io”, grazie a uno spirito collaborativo.

Lascia il tuo commento

Per favore inserisci il tuo nome.
Per favore inserisci commento.