Durante la stagione invernale, può emergere di frequente la sensazione di stanchezza psicofisica. Le temperature fredde esterne fanno poi emergere una certa sonnolenza e apatia, soprattutto nelle ore pomeridiane. Per risvegliare l’energia vitale lo yoga si rivela efficace. La pratica quotidiana – grazie a movimenti mirati, eseguiti in sintonia con la respirazione – aiuta a stimolare il calore interiore e a mantenere il corpo in movimento. Questo aspetto è molto importante, poiché la tendenza a essere troppo passivi rischia di creare una stagnazione delle energie. Le posizioni yoga, lavorando sul sistema muscolare e articolare, oltre che sul piano energetico, permettono di far emergere quel dinamismo necessario per mantenere il giusto equilibrio psicofisico.
Attivare la circolazione e stimolare il Prana
La sequenza del Saluto al Sole include una serie di posizioni yoga che vanno a stimolare il corpo nel suo complesso. Chiamata in sanscrito Surya Namaskar, questa sequenza di asana aiuta a migliorare la respirazione e al contempo rinforza la struttura muscolare. Va ad agire positivamente sulla colonna vertebrale, rendendola più flessibile e, inoltre, favorisce una migliore circolazione del sangue. Il Saluto al Sole si consiglia di praticarlo al mattino, prima di colazione, in modo da tonificare il corpo, al fine di stimolare l’energia vitale.
Per armonizzare le energie sono indicate nella pratica quotidiana anche le torsioni, come Ardha Matsyendrâsana. Questa posizione yoga rende più elastica la colonna vertebrale ed è benefica anche per le funzioni digestive; inoltre, stimola vari chakra, migliorando il flusso energetico interiore.
Quando la mancanza di energia vitale è accompagnata da stati ansiosi e da problemi di sonno si consiglia di praticare:
Pranayama Bhramari, la respirazione del “calabrone”, chiamata anche respirazione dell’ape nera. Questa tecnica respiratoria aiuta a equilibrare le energie e a calmare agitazione e ansia. Si esegue assumendo una postura meditativa assisa. La colonna vertebrale è ben dritta, ma non rigida. Gli occhi sono chiusi e rilassati. La bocca è chiusa, ma non serrata. Si inizia ponendo l’attenzione cosciente sul respiro naturale, senza sforzo. Si inspira attraverso entrambe le narici. La respirazione è lenta e profonda. Espirando, si emette il suono ronzante di Mmmnnn. Il suono inizia nella gola, fa vibrare le cartilagini nasali e termina alla sommità del capo. Si esegue da un minimo di 5 a un massimo di 20 minuti. È indicata in particolare la sera prima di cena o di coricarsi.
Salamba Sarvangasana, la “posizione della candela”. È utile per stimolare il metabolismo e la circolazione sanguigna. Per approfondirne l’esecuzione e i benefici clicca qui.