Le emozioni fanno parte di noi. Rappresentano il modo con cui reagiamo. Spesso, c’è la tendenza a dare molto peso alle emozioni negative subendole come fossero veri e propri fardelli. Invece, quando si sperimentano emozioni piacevoli talvolta si lasciano andare senza assaporarle pienamente. Comprendere le emozioni, dare loro valore e gestirle al meglio permette di avere una marcia in più e di evolvere.
Conoscere e controllare le emozioni sgradevoli
Ansia, paura, timidezza, collera, rabbia, angoscia sono alcune delle varie emozioni sgradevoli che si preferirebbe non percepire. In realtà, la vita è anche questo: vivere significa sentire tante e differenti emozioni. Se si cerca di soffocare o di nascondere o di allontanare quelle emozioni che si reputano sgradevoli allora non si farà altro che dare loro maggior forza e potere. Quelle stesse emozioni, nel medio o lungo periodo, si ripresenteranno, magari con maggior intensità. Evitarle non serve a nulla. Occorre piuttosto conoscerle e imparare a gestirle al meglio.
Gestire le emozioni negative
Quando si presenta un’emozione come la paura o la rabbia occorre innanzitutto fermarsi e pensare: “Io non sono quella paura”, “Io non sono quella rabbia”. Nel momento in cui si diventa consapevoli dell’emozione disturbante che si prova e di dà un nome a tale emozione, essa perde parte della sua forza. Nel riconoscere quella determinata emozione la nostra mente inizia nuovamente a controllare la situazione. Successivamente, assumendo una postura assisa o rimanendo in piedi, ma con un atteggiamento consapevole, si può simbolicamente “entrare” in quell’emozione sgradevole e capire in quale parte del corpo la si sente di più. Una volta compresa maggiormente quell’emozione si può lavorare su di essa, sciogliendola attraverso alcune pratiche.
Immaginazione e scrittura per sciogliere le emozioni sgradevoli
Per sciogliere le emozioni sgradevoli si possono adottare vari metodi, a seconda della forza dell’emozione che si prova. Un buon metodo per gestire emozioni come rabbia o ansia o paura è quello della visualizzazione. È un metodo che è possibile effettuare in varie situazioni. La cosa migliore sarebbe comunque eseguirlo in un luogo tranquillo e silenzioso. Adottando una postura assisa – va bene anche rimanere seduti sul divano o su di una sedia – si chiudono gli occhi, si compiono alcuni respiri naturali e profondi in modo consapevole. Poi si porta l’attenzione all’emozione che ci ha disturbati. Le si dà un nome, la si identifica e si riconosce la zona del corpo in cui la si sente di più. Dopo di che si cerca di trasformare l’emozione visualizzando un’immagine che ci piace: un prato fiorito, un lago calmo, un bambino che gioca, un tramonto.
Spostando l’attenzione a qualcosa di piacevole l’emozione negativa si scioglie. Oltre a ciò, si può affiancare la visualizzazione con una pratica meditativa, come la meditazione della montagna, o la meditazione sul respiro. Se risulta difficile rimanere seduti a lungo, se la situazione lo permette si può praticare la meditazione camminata, un modo attivo per sciogliere le tensioni. Tenere un diario è un altro strumento utile per comprendere meglio le proprie emozioni. Scrivere ciò che si è percepito in diversi momenti della giornata appena trascorsa è un buon metodo per dare un nome alle emozioni e per gestirle meglio. Non occorre scrivere molto, bastano poche righe, magari accompagnate da immagini o simboli, per comprendere meglio ciò che si prova e per non essere succubi di quelle emozioni sgradevoli. Solo comprendendole, si può conoscersi a fondo e si può evolvere.