Eleuterococco, fonte di energia naturale

Chiamato anche “ginseng siberiano”, l’eleuterococco contiene una serie di sostanze che lo rendono un ottimo rimedio naturale per prevenire la stanchezza psicofisica. Questa pianta (appartenente alla famiglia delle Araliaceae) è un piccolo arbusto di cui si utilizzano principalmente le radici. Contiene diverse sostanze tra le quali eleuterosidi, polisaccaridi e composti fenolici che lo rendono utile in caso di spossatezza e di mancanza di energia. È per questo che svariati atleti assumono l’eleuterococco in associazione con altri rimedi naturali, come la spirulina, o il guaranà o l’acerola, al fine di superare periodi di stanchezza o per migliorare le prestazioni sportive.

Dalla natura un concentrato di vitalità

L’eleuterococco viene definita pianta adattogena, in quanto ridà tono all’organismo, anche in condizioni influenzali (febbre, tosse, raffreddore). Sono le sostanze chiamate “eleuterosidi”, presenti nelle radici, a rendere la pianta adattogena e quindi un potente rimedio in caso di stress e di fatica fisica e mentale. Persino gli astronauti russi lo hanno utilizzato e lo utilizzano per sostenere i difficili programmi di addestramento e per adattarsi meglio alle complesse condizioni di un ambiente non terrestre. Inoltre, l’eleuterococco stimola il sistema nervoso, favorendo una migliore concentrazione mentale.  Non induce nervosismo, né agitazione, non influenzando così i ritmi sonno/veglia.

Un’azione antifatica

L’eleuterococco è quindi adatto per quanti svolgono attività sportiva, ma anche in caso di convalescenza essendo un tonico naturale utile per contrastare condizioni di debolezza. Non solo è un ricostituente, ma può essere utilizzato anche in caso di stati influenzali leggeri. Un altro aspetto interessante è che l’aumento della resistenza dell’organismo perdura, anche dopo il trattamento.

È importante però ricordare che è necessario sempre consultare un esperto – il proprio medico, un fitoterapeuta, il farmacista – prima di assumere questo e altri rimedi estratti dalle piante. L’eleuterococco è sconsigliato in caso di ipertensione. Per altre patologie è sempre meglio consultare il medico, anche in gravidanza e durante il periodo dell’allattamento. È sconsigliato al di sotto dei 12 anni.

L’eleuterococco si assume o attraverso capsule o tramite estratto secco o sotto forma di macerato glicerico.

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