“Disconnessi e felici” è il più recente libro dello psicologo Marc Masip. Si tratta di un testo molto attuale, poiché parla del rapporto che ogni individuo instaura con le nuove tecnologie. C’è chi ha sviluppato un uso saggio e oculato di internet, del computer, dello smartphone, ecc. e c’è chi, invece, ha instaurato un vero rapporto di dipendenza con gli strumenti digitali e con il web. Secondo Marc Masip e altri psicologi, è fondamentale riconoscere il problema della dipendenza da internet e dalle nuove tecnologie: solo così si può prendere un sano distacco dalla rete, in modo da ritrovare la propria libertà.
La “sindrome da disconnessione”
L’avvento dei social e dei nuovi strumenti di comunicazione sempre alla portata di mano stanno creando numerosi problemi. Tra i vari nuovi disturbi è stata individuata una nuova forma patologica, chiamata nomofobia. Questo termine indica la “sindrome da disconnessione”, ovvero la paura di rimanere disconnessi o di non avere a disposizione uno strumento con cui comunicare, che può essere lo smartphone, o altro. La nomofobia riguarda sempre più un gran numero di persone e coinvolge moltissimo gli adolescenti.
Camminare guardando fissi lo schermo dello smartphone, lasciare il cellulare acceso accanto al letto o sotto il cuscino e, di notte, controllare se ci sono messaggi sono due esempi di nomofobia. I rischi che questa sindrome porta con sé sono numerosi: dall’isolamento sociale, al distacco dalla realtà. È una sindrome che mina la propria libertà e le relazioni sociali, perché porta l’individuo a isolarsi e a dipendere dal web e da uno strumento tecnologico.
Evitare l’isolamento sociale
Ciò da cui mette soprattutto in guardia lo psicologo Marc Masip è il pericolo di isolamento sociale, che avviene quando si è troppo dipendenti dalle nuove tecnologie. Il suo lavoro lo porta a osservare e a incontrare persone che, in modo non consapevole, “vedono e vivono la vita attraverso uno schermo. Per molte di loro la realtà è passata in secondo piano – scrive Masip – e questo influisce sulle relazioni con i familiari e con gli amici, sul rendimento scolastico, sugli stati d’animo, sui disturbi collegati”.
Il libro “Disconnessi e felici” di Marc Masip (Edizioni Il Punto d’incontro) è indirizzato a tutti, non solo a quanti soffrono di nomofobia. Masip ci invita a fermarci e a riscoprire la nostra libertà, in modo da rieducare noi stessi, imparando a fare un buon uso dei nuovi strumenti di comunicazione. Praticare yoga, meditare, dedicarsi a un’attività creativa, cucinare, dipingere, camminare nella natura, ecc. sono attività benefiche per il corpo e per la mente, che ci aiutano a staccarci dal web e dalle tecnologie digitali.
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