Detox psicofisico grazie allo yoga

La pratica regolare dello yoga ci permette di avviare un processo di detox psicofisico molto profondo. Infatti, vi sono asana che agiscono sul sistema nervoso, sciolgono tensioni mentali e favoriscono calma. Altre asana lavorano specificamente su determinate zone del corpo, infondono nuova energia e vitalità e stimolano gli organi interni. Variando di volta in volta le posture si avvia così un detox globale che coinvolge il piano fisico, quello psichico e quello energetico. Vediamo di seguito alcune posizioni adatte per sciogliere blocchi e per avviare un risveglio integrale del corpo.

Marichyasana, per la circolazione di energia e del sangue in tutto il corpo

Questa postura di yoga si ispira al saggio Marichi, il cui nome significa “raggio di sole”. Marichi rappresenta uno degli aspetti del sole e i suoi insegnamenti permettono di risvegliarsi dalle illusioni. Secondo i miti induisti, egli è considerato uno dei sette rishi che composero i Veda. Marichi è figlio di Brahma. Marichyasana è la posizione del saggio Marichy ed è una postura di torsione. Le braccia circondano il busto e la gamba flessa, mentre il corpo ruota. Esistono diverse versioni di quest’asana. In questo caso adottiamo quella legata alla tradizione del maestro B.K.S. Iyengar.

Come si esegue

Si inizia partendo da Dandasana. Inspirando si flette il ginocchio destro, portando il piede vicino al perineo. La gamba sinistra è distesa sul tappetino yoga e il piede sinistro viene posto a martello. Nell’ispiro si ruota il busto verso destra. Si flette il braccio sinistro e si porta la spalla avanti, oltre il ginocchio piegato, con il palmo della mano rivolto in avanti. Nella fase successiva si distende il braccio sinistro e si spinge il piede destro sul pavimento, in modo da aumentare la torsione. Espirando si avvolge il braccio sinistro intorno alla tibia e alla coscia della gamba piegata, allungando la mano verso i fianchi. Con la mano destra si afferra il polso sinistro. Lo sguardo è rivolto verso la gamba distesa sul tappetino. Si rimane in questa posizione per almeno tre cicli respiratori. Marichyasana aiuta a far scorrere meglio l’energia e il sangue in tutto il corpo; migliora la digestione e tonifica la colonna vertebrale. Da evitare in caso di ernia discale e artrosi cervicale.

Urdhva Dhanurasana, per estendere il corpo

urdhva dhanurasana

La posizione dell’arco verso l’alto aiuta a rafforzare i muscoli della zona lombare, permette di ampliare il torace e rende più flessibile la colonna vertebrale. Per eseguirla si inizia adottando Savasana, per poi piegare le ginocchia. I piedi sono distanti tra loro con un’ampiezza conforme alla larghezza del proprio bacino. Si appoggiano i palmi delle mani sotto le spalle. Nell’espiro di inizia a sollevare il tronco appoggiando temporaneamente la testa sul pavimento. Successivamente, espirando si premono le mani e i piedi contro il tappetino yoga e si solleva il busto inarcando la schiena. Il peso è distribuito tra i palmi delle mani e i piedi. È un’asana non adatta ai principianti, poiché occorre aver sviluppato flessibilità e forza muscolare. Nell’eseguirla è importante non sentire dolore nella zona lombare, lungo le braccia e ai polsi. Si rimane in questa posizione per 2 o 3 cicli respiratori. È assolutamente controindicata in presenza di disturbi alla schiena, in caso di ernie e di lesioni o problemi articolari ai polsi, in gravidanza.

Torsione spinale da sdraiati per stimolare le funzioni digestive

torsione sdraiata detox yin yoga

Questa postura fa parte delle asana Yin e contribuisce a facilitare la digestione. Si inizia sdraiandosi supini. Si piegano le ginocchia. Le piante dei piedi sono ben appoggiate sul tappetino yoga. Si portano le braccia verso l’alto, piegando leggermente i gomiti, in modo da formare un angolo di circa 90 gradi. I palmi delle mani sono rivolti verso l’alto. Premendo i piedi a terra si fa scivolare il bacino verso destra, mentre capo e spalle rimangono ben appoggiati al tappetino. Si lasciano poi ricadere le gambe verso sinistra. Si rimane in questa posizione per alcuni cicli respiratori.

 

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