Dalla Corea i segreti del Nunchi per lavorare meglio

Nunchi è una parola coreana che indica la capacità di comprendere i pensieri e le emozioni degli altri. È una sorta di forte capacità empatica, che permette di migliorare le interrelazioni. Ciò si rivela molto utile soprattutto in ambito lavorativo.

L’arte di ascoltare con attenzione

Nunchi è un concetto strettamente legato al benessere. In Corea rappresenta una vera e propria arte, tra l’altro molto antica. Le sue origini sembrerebbero risalire a oltre 5000 anni fa. Da un punto di vista occidentale, sviluppare “nunchi” vuol dire ascoltare e osservare attentamente le persone con cui si interagisce. Facendo ciò si comprendono piccole sfumature e dettagli importanti, che possono fare la differenza nelle relazioni interpersonali. Ma qual è l’elemento centrale del “nunchi”? Il suo fulcro lo si può sintetizzare con questo motto: parlare meno e ascoltare di più! Se si segue questa semplice regola si sviluppano tre elementi positivi nella relazione con l’altro, ovvero:

  • fiducia
  • armonia
  • connessione.

Ma cosa significa esattamente la parola nunchi? In coreano questo termine vuol dire “l’occhio e la misura”, un’espressione molto evocativa che suggerisce di guardare e di misurarsi (con le parole). In pratica, nunchi è l’arte sottile di capire emozioni e pensieri del proprio interlocutore, al fine di costruire una relazione armoniosa basata sul reciproco scambio.

Le 5 regole basilari del nunchi

  • Rimanere in silenzio quando si sperimenta una nuova situazione
  • Affidarsi all’ascolto e all’osservazione attenta
  • Privilegiare l’ascolto e parlare di meno
  • Affidarsi al proprio intuito
  • Avere fiducia nella propria capacità di sviluppare quest’arte.

Nunchi applicato a livello professionale

Quest’arte coreana è particolarmente adatta in ambito lavorativo, poiché aiuta a evitare atteggiamenti aggressivi e poco costruttivi. Ascoltando e osservando l’altra persona si comprende il suo stato d’animo e, quindi, si possono scegliere in maniera più precisa i dialoghi su cui concentrarsi. Nel caso di un colloquio di lavoro, secondo l’arte coreana del nunchi, è importante all’inizio lasciare che sia l’interlocutore a dirigere la conversazione. L’arte dell’ascolto è generalmente sempre ben apprezzata, anche perché senza ascolto attento non ci sarebbe nemmeno una vera conversazione.

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