Un buon sonno è fondamentale per sentirsi riposati, per recuperare le energie e per rigenerare corpo e mente. In ayurveda è molto importante conoscere il modo in cui una persona dorme, per poter ben delineare le soluzioni adatte per l’equilibrio dei dosha (Vata, Pitta e Kapha). Si inizia individuando la Costituzione ayurvedica del soggetto (Prakriti), per poi capire come affrontare eventuali disturbi del sonno.
Caratteristiche del sonno e singoli dosha
In base al proprio dosha prevalente (individuabile solo da un esperto in ayurveda) si potrà capire come risolvere eventuali disturbi legati al sonno. Oltre a comprendere il tipo di dosha prevalente, è importante analizzare gli stili di vita individuali.
Se prevale il dosha Vata
Generalmente il sonno tende a essere leggero, talvolta agitato. Si è facilmente influenzabili, soprattutto dai rumori esterni e dalle emozioni vissute durante la giornata. L’ayurveda consiglia di prepararsi al sonno praticando meditazione o esercizi di rilassamento prima di coricarsi. Altri consigli sono: fare un bagno caldo, o un pediluvio sempre con acqua calda (ma non bollente!); eseguire un massaggio ai piedi o farsi fare un massaggio alla schiena con oli riscaldanti, come l’olio di sesamo, o di avocado o di germe di grano.
Se prevale il dosha Kapha
I disturbi sono opposti al tipo Vata, poiché i Kapha tendono a dormire a lungo e in modo profondo. Se il sonno è eccessivo si rischia di appesantire la mente. L’ayurveda in questo caso consiglia di adottare orari regolari, andando a letto presto, per poi alzarsi altrettanto presto.
Se prevale il dosha Pitta
In caso di un eccesso di Pitta, l’ayurveda consiglia di bere una tisana né troppo calda, né troppo fredda, prima di coricarsi; inoltre i tipi Pitta hanno bisogno di dormire dalle 6 alle 8 ore, soprattutto quando la loro energia tende a far emergere ansia o preoccupazioni. Meditare prima di coricarsi è una buona pratica per riequilibrare le energie e per avere un sonno tranquillo.