Conoscere le proprie emozioni attraverso la meditazione

La pratica meditativa produce una serie di benefici a livello fisico, mentale ed energetico. Come abbiamo segnalato in vari articoli incentrati sulla Meditazione, la pratica regolare migliora la concentrazione, la creatività e la memoria; inoltre, favorisce lo sviluppo dell’empatia e della compassione; riduce poi i livelli degli ormoni dello stress, come il cortisolo. Oltre a ciò, la meditazione aiuta a sviluppare un maggior equilibrio emozionale.

Accogliere le emozioni senza giudicarle

Praticando la meditazione di consapevolezza o la meditazione sul respiro o un’altra forma meditativa emergono svariate e mutevoli emozioni. Quando ciò avviene, la nostra mente tende a catalogarle in positive o negative, piacevoli o spiacevoli. Nel momento in cui diamo un giudizio a una certa emozione, non facciamo altro che rafforzarla. A prescindere dalla natura dell’emozione è importante accoglierla senza però attribuirle una valutazione positiva o negativa che sia. Si prende semplicemente consapevolezza di un certo stato d’animo, comprendendolo più a fondo e comprendendone la natura e l’origine. Se per esempio si prova rabbia, attraverso la pratica meditativa è possibile capire perché e da cosa sia scaturita quell’emozione. È possibile altresì “viverla” senza subirne gli effetti indesiderati.

Non negare le proprie emozioni

Seguire un cammino incentrato sulla meditazione significa ascoltare i segnali del corpo e conoscere le proprie emozioni. “Conoscere” vuol dire identificarle, ma non identificarsi con esse. Mentalmente si può pronunciare la frase “So che sto provando rabbia. So che non sono la mia rabbia”. Questo processo è importante. Esso è infatti benefico soprattutto per chi tende a negare una certa emozione. La negazione può essere dovuta a una serie di fattori, che vanno dalla paura del giudizio altrui ai condizionamenti sociali, dall’orgoglio al timore di affrontare le proprie ombre. Eppure, per vivere in armonia con se stessi occorre proprio conoscere e identificare ogni emozione, anche quella che si ritiene più ombrosa. In questo senso, la pratica meditativa offre un valido aiuto, poiché aiuta a identificarle senza apporre ad esse un giudizio; inoltre, come rilevato da numerosi studi, una sessione di meditazione aiuta a vivere meglio emozioni disturbanti – come la collera o la tristezza – trasformandole e diminuendo il loro impatto.

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