Con l’arrivo della stagione invernale, possono aumentare i momenti in cui ci si sente stanchi. La spossatezza può manifestarsi per varie cause, come una dieta sbagliata, troppo lavoro, troppe responsabilità. Se la sensazione di stanchezza si protrae nel tempo è bene consultare il proprio medico. Se invece è una sensazione sporadica, allora, lo yoga e pratiche di rilassamento possono aiutare a diminuirne gli effetti. Per affrontare i sintomi della spossatezza sono fondamentali il riposo e un profondo rilassamento. La pratica meditativa rappresenta un valido strumento per sciogliere tensioni mentali. Si possono per esempio praticare la meditazione sul respiro o il body scan, due esercizi che producono calma. Inoltre, pacificano la mente, lasciando andare pensieri ripetitivi e dannosi.
Efficace è anche la respirazione a narici alternate. Gli esercizi yoga agiscono sia sul piano mentale, sia sul piano fisico. Soprattutto se praticato al mattino, lo yoga energizza l’organismo. Sono diversi gli asana da privilegiare. Tra questi vi è Paschimottanasana, la posizione della pinza, che tonifica la muscolatura della schiena e della parte posteriore delle gambe, rilassando al contempo il sistema nervoso. Indicata è la posizione del cobra, Bhujangasana, in grado di armonizzare le energie del corpo, risvegliando vitalità e forza. Anche Navasana è benefica nel caso di sintomi di spossatezza, in quanto produce equilibrio e vigore; inoltre, stimola la forza fisica.
Balasana, detta anche la posizione del bambino, agisce sul sistema nervoso producendo una sensazioni di rilassamento e di pace interiore. Rivitalizzano il corpo anche Utkatasana, la posizione della sedia, e Gomukhasana, che apre la gabbia toracica e agevola una distensione del plesso cardiaco, portando benefici al cuore e ai polmoni. Se si è principianti, è sempre bene rivolgersi e affidarsi a un maestro yoga esperto per comprendere nei dettagli l’esecuzione delle varie posture. Importante è poi diversificare gli asana, in modo da coinvolgere ogni parte del corpo.