Come gestire la “pandemic fatigue” attraverso piccole astuzie quotidiane

La cosiddetta “stanchezza da pandemia” interessa il 60% dei cittadini europei (un dato emerso da una recente indagine promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità). Sebbene la maggioranza delle persone continuino a essere favorevoli alle misure di contrasto alla pandemia, al contempo si registra un aumento della pandemic fatigue, per effetto del prolungarsi delle restrizioni e dei limiti imposti dalla crisi sanitaria. Abbiamo già avuto modo di parlare in modo approfondito di questo argomento. Si veda l’articolo Trovare rifugio contro la “stanchezza pandemica”, in cui Jores e Paola ci hanno spiegato come affrontare questo difficile e lungo periodo in modo consapevole grazie alla pratica dello yoga. Di seguito, ci spiegheranno alcuni consigli su come gestire la pandemic fatigue attraverso piccole “astuzie” quotidiane.

Come avete affrontato e come affrontate questo periodo sospeso, da pandemia?

«Sin dall’inizio del lockdwon, abbiamo cercato di fare un uso limitato delle notizie, evitando di spendere tutti i minuti della giornata a controllare i giornali, soprattutto durante il periodo del primo lockdown del 2020. Leggere di frequente le notizie non faceva altro che alimentare la situazione di incertezza e ansia diffusa. Così la nostra regola, in quel periodo, era leggere le news una volta al giorno e neanche tutti i giorni. Questo ci permetteva di essere informate, senza rimanere in balia degli eventi».

Voi siete insegnanti yoga. Quale impatto ha avuto la chiusura degli studi e dei centri yoga?

«La chiusura dei centri yoga ha sconvolto le nostre routine. Sin da subito, abbiamo cercato di dare una struttura alle nostre giornate, in modo da creare una sensazione di stabilità. Abbiamo quindi diversificato i vari giorni della settimana, alternando le attività e includendo anche momenti per rilassarsi. Amiamo entrambe cucinare e ognuna di noi, nelle rispettive case, si è dedicata a questa attività.

L’alimentazione ha un ruolo prioritario nel gestire il turbinio di emozioni e sensazioni fisiche collegate alla situazione che stiamo vivendo da mesi. Attraverso il cibo portiamo in tavola espressioni d’amore verso noi stesse e verso le persone con cui abbiamo la fortuna di poter condividere questi momenti. Avere un’alimentazione equilibrata e regolare è davvero importante per sostenere al meglio corpo e mente, soprattutto in questo periodo caratterizzato da livelli di stress molto alti. Ciò non significa evitare una sana fetta di torta per colazione o una merenda a metà pomeriggio: mangiare deve essere qualcosa che ci fa stare bene. È però importante evitare il cosiddetto junk food ed è importante distribuire i pasti equamente nell’arco della giornata».

Mi avevate accennato anche alla baking therapy e alle passeggiate nel parco…

Parla Paola: «Sì, ho scoperto il potere della baking therapy sbizzarrendomi nell’esplorare ricette nuove e sfornando torte ogni tre/quattro giorni. Mettere le mani nella farina e impastare ha un potere rilassante e mi aiuta a combattere quella sensazione di foschia e blocco mentale che ogni tanto si impossessa di me. Il lockdown è anche stata l’occasione per rifornire la mia selezione di tè e tisane. È importante non fare abuso di caffè, per non sollecitare oltre il dovuto il sistema nervoso e per non disturbare la qualità del sonno. Una tazza di tè fumante sul divano nell’angolo preferito della casa vicino alla finestra, con un buon libro, è uno dei momenti di coccola della giornata!

Fondamentale per me è inoltre uscire tutti i giorni e spendere del tempo in mezzo alla natura, che ha un potere fortemente tranquillizzante e rasserenante su corpo e mente. Ho la fortuna di abitare vicino a un parco, il Vondelpark, qui ad Amsterdam, dove vivo da alcuni anni. Dopo pranzo, mi ritaglio un’oretta per andare a fare una passeggiata, in modo da sentire la terra sotto ai piedi e apprezzare l’aria fresca che accarezza il viso».

Essendo esperte anche in aromaterapia potete dare alcuni consigli per scegliere gli oli essenziali in sintonia con questo periodo difficile?

«Gli oli essenziali hanno l’incredibile potere di modificare gli stati d’animo. Si possono scegliere a seconda dell’umore e del momento della giornata. Per esempio, al mattino possiamo utilizzare oli radicanti, come quello di cedro o di zenzero, che ci aiutano a essere centrati e presenti. Al contempo, promuovono la concentrazione. Nel pomeriggio si possono usare essenze più energizzanti come quelle agli agrumi, mentre alla sera possiamo optare per un olio essenziale più rilassante, come quello di lavanda, adatto per conciliare il rilassamento e un sonno rigenerante».

 


 

Jores Facchinelli 

Rapita dal potere trasformativo dello yoga, Jores guida gli allievi alla scoperta di sé, creando sequenze che combinano i principi dell’ayurveda e la filosofia della yoga. Jores offre pratiche uniche in cui unisce il dinamismo del vinyasa con il potere introspettivo del restorative yoga, regalando consapevolezza delle proprie infinite potenzialità e risorse interiori.”

 

 


Paola Elena Brignoli

Con un passato da economista in Italia e un presente come insegnante yoga ad Amsterdam, Paola guida gli allievi in pratiche in cui riscoprire la propria strada utilizzando lo yoga come bussola interiore. Paola combina la creatività delle sequenze con l’attenzione all’allineamento, mescolando elementi di vinyasa e yin, donando energia ed equilibrio interiore.

 

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