Si pensa spesso a prevenire o ad attenuare la cellulite a ridosso della stagione estiva. In realtà, bisognerebbe agire molto prima. Questo disturbo, che non è soltanto estetico, è provocato dal deposito di grasso nel tessuto sottocutaneo. Anche la ritenzione dei liquidi può causare la formazione della cellulite. Le zone maggiormente interessate sono le cosce e i glutei. I fattori scatenanti possono essere di origine ormonale oppure dipendono da una predisposizione genetica. Più spesso, la cellulite è provocata o aggravata dallo stile di vita. Un’alimentazione scorretta, la troppa sedentarietà, stress, l’eccesso di fumo e alcool facilitano la comparsa della cosiddetta buccia d’arancia.

Per prevenire e contrastare dunque la cellulite occorre seguire uno stile di vita sano, privilegiando il consumo di frutta e verdura, evitando cibi ricchi di grasso e di zuccheri raffinati. È importante altresì avere una buona idratazione, bevendo circa due litri d’acqua al giorno. Fondamentale poi è fare movimento. Oltre alla corsa, al nuoto e alla bicicletta, lo yoga è particolarmente adatto per prevenire e contrastare la formazione della cellulite, poiché agisce sia a livello fisico, sia a livello psichico. Quest’ultimo aspetto non è da sottovalutare, in quanto il desiderio di assumere cibi troppo dolci o grassi denota spesso una disarmonia interiore.

Lo yoga, stimolando le energie, sviluppa un maggior equilibrio, più vitalità, consapevolezza e attenzione. Specifiche posture lavorano proprio su quelle zone del corpo maggiormente interessate alla formazione della cellulite. Tra gli asana, oltre all’energizzante sequenza del Saluto al Sole, sono consigliati, fra gli altri, Trikonasana, la posizione del triangolo, in quanto tonifica i muscoli delle gambe e della schiena. Anche la posizione del pilastro, Sthambasana, agisce sulle gambe. Indicata è poi Salamba Sarvangasana, chiamata comunemente la posizione della candela, in quanto favorisce la circolazione sanguigna e, al contempo migliora il metabolismo basale e agisce sugli organi interni dell’addome.