Un ottimo rimedio naturale per depurarsi è il cardo mariano (Silybum marianum). Già impiegata nel Medioevo e coltivata anticamente dai monaci, questa pianta rustica contiene un principio attivo capace di contrastare gli effetti dannosi di numerose sostanze epatotossiche (nocive cioè per il fegato). Questo principio attivo è la silimarina contenuta nel cardo in una quantità che va dall’1 al 3%. Ciò è stato dimostrato da svariati studi recenti, tra cui quello sviluppato da Wagner, Horammer e Muster, i quali hanno individuato come il principio attivo si trovi in particolare nei frutti.
Contrastare pesantezza e gonfiore
Quando si avverte una sensazione di pesantezza e gonfiore dovuta agli eccessi alimentari, il cardo mariano risulta tra le piante medicinali più utilizzate per stimolare le funzioni digestive. Infatti, il fitocomplesso ha proprietà amaro-toniche e antidispeptiche, che agevolano un processo di disintossicazione. I frutti del cardo mariano contengono importanti sostanze benefiche per l’organismo, tra le quali figurano i flavonoidi, i tannini, e l’amido. Oltre che svolgere un’azione decongestionante, il cardo mariano presenta anche proprietà toniche e diuretiche.
Il cardo mariano è semplicissimo da coltivare essendo una pianta che cresce anche in modo spontaneo in diverse aree mediterranee e dell’Asia sudoccidentale. Per la semina diretta si procede in marzo e aprile, purché la temperatura sia di circa 15° e la posizione prescelta meglio sia soleggiata. La raccolta dei semi avviene in tarda estate, mentre per le foglie e i fiori si può procedere anche tra luglio e agosto. Un modo semplice per gustare il cardo è preparare un’insalata di foglie cotte o crude, da abbinare ad altre verdure (a scelta).
Decotto di cardo mariano
Ponete 1 cucchiaio di cardo mariano (foglie e radice essiccate) a bollire per tre minuti in circa 2-3 dl d’acqua. Poi filtrare. Il decotto aiuta a riequilibrare le funzioni del fegato. Si consiglia una tazza al giorno prima o dopo dei pasti.