Cambiare prospettiva per vivere come in vacanza

Le vacanze non sono l’unico momento dell’anno in cui possiamo “staccare la spina” dagli impegni quotidiani. Per vivere meglio dobbiamo cambiare prospettiva.

Le immagini vacanziere sono in genere associate a viaggi, partenze, svaghi, divertimenti, mare, spiaggia, attività nella natura. In molti casi, il concetto di “vacanza” viene appesantito da stereotipi e da modalità esistenziali che lo deformano. Se si guarda al significato etimologico della parola, trovarsi in vacanza significa essere o rimanere “vacante”; il termine indica inoltre un intervallo di riposo rispetto all’esecuzione di una certa attività. Da questa prospettiva, considerando il suo significato intrinseco, l’idea di “vacanza” si modifica. Per “sentirsi in vacanza” non è necessario compiere lunghi viaggi, percorrere migliaia di chilometri o fare qualcosa di eccezionale: possiamo nutrire lo spirito vacanziero cambiando la nostra prospettiva di vita e modificando le nostre abitudini.

Non cedere alla routine

Il rientro dalle vacanze porta con sé il ritorno alle abitudini e a quei ritmi tipici del proprio stile di vita. La routine può provocare apatia, dovuta alla prevedibilità delle situazioni. Se in vacanza siamo più inclini alle novità e ai cambiamenti, questo atteggiamento occorrerebbe integrarlo nella quotidianità. È sufficiente di tanto in tanto improvvisare qualcosa di diverso, che fuoriesce dai soliti schemi. Non occorre fare qualcosa di eclatante. Talvolta, basta preparare una cena insolita, magari ispirata alla cucina di un Paese che si vorrebbe visitare. Oppure, si possono organizzare a casa aperitivi conviviali con amici e con quelle persone che ci fanno stare bene. O ancora, anziché trascorrere del tempo davanti allo schermo di computer, tablet, ecc. si può uscire per una passeggiata o ci si può dedicare a un hobby manuale, come dipingere, o alla lettura di un libro che è lì da tempo e che aspetta solo di essere preso in mano.

Trascorrere weekend nella natura

Ormai anche varie ricerche lo confermano a livello scientifico: stare nella natura fa bene! Gli studi portati avanti in Giappone presso l’Istituto di medicina di Tokyo mettono in evidenza quanto sia importante trascorrere regolarmente un po’ di tempo immersi nella natura. Attraverso i nostri cinque sensi percepiamo e/o assorbiamo le sostanze benefiche emesse per esempio dalle piante, come è il caso dei fitoncidi. Queste sono sostanze di origine vegetale definibili come “oli naturali” la cui principale funzione è quella di proteggere l’albero dalla presenza di batteri, funghi e insetti. Le piante rilasciano naturalmente queste sostanze che si sprigionano nell’aria. La loro concentrazione varia a seconda del clima. Più la temperatura si avvicina ai 30 gradi più la loro quantità aumenta. Ogni pianta rilascia un particolare tipo di olio naturale. Sono soprattutto i sempreverdi, come i pini, gli abeti e le conifere, che rilasciano più fitoncidi. Questo è uno dei motivi che ha spinto vari esperti di medicina forestale a invitare le persone a frequentare maggiormente spazi verdi, parchi, boschi, ambienti lacustri dove vi è un’importante concentrazione di alberi. In vacanza si sta meglio proprio perché si rimane per più tempo nella natura. Al rientro è dunque importante cercare di trascorrere qualche ora camminando, correndo o meditando in uno spazio verde, soprattutto durante i fine settimana o quando se ne ha la possibilità.

L’articolo completo firmato Silvia C. Turrin lo si può consultare sul numero 88 di Vivere lo Yoga in edicola o disponibile anche sul sito Sprea.it

 

Lascia il tuo commento

Per favore inserisci il tuo nome.
Per favore inserisci commento.