Cajeput, l’olio essenziale espettorante per le vie respiratorie

Con l’arrivo dell’autunno iniziano a manifestarsi i primi disturbi da raffreddamento. L’aumento dell’umidità nell’aria e gli sbalzi di temperatura rischiano di indebolire le nostre difese. L’olio essenziale di cajeput è tra quelli consigliati in aromaterapia a scopo preventivo. Melaleuca cajuputi è il suo nome botanico. Originario dell’Asia, il cajeput presenta numerose proprietà interessanti:

  • antisettico
  • decongestionante
  • espettorante
  • purificante

Appartenente alla stessa famiglia botanica del tea tree e del niaouli – anch’essi oli essenziali espettoranti – il cajeput è benefico per le vie respiratorie.

Come utilizzarlo

Per massaggi al torace: in una bacinella di vetro ben pulita si versano 2-3 cucchiai di un olio vettore come per esempio quello di mandorle dolci o di sesamo, a cui si si aggiungono 3-4 gocce di olio essenziale di cajeput. Si amalgama il composto. Oliando leggermente le mani si effettua un auto-massaggio al torace. Decisamente più rilassante, oltre che benefico, è farsi fare con questo composto un massaggio sia al torace sia alla schiena.

Azione sinergica

Per rafforzare gli effetti del cajeput, si possono aggiungere al composto segnalato in precedenza anche il niaouli e l’eucalipto radiata: per entrambi gli oli essenziali vanno bene due gocce ciascuno.

Questa sinergia aiuta a prevenire i disturbi alle vie respiratorie. In caso di lievi disturbi, come raffreddore o una leggera tosse, questa miscela si rivela un utile trattamento coadiuvante. Sia l’eucalipto radiata, sia il niaouli hanno un’azione balsamica per l’apparato respiratorio. Il niaouli presenta inoltre proprietà antisettiche, antivirali e immunostimolanti, per questo è tra le essenze suggerite per prevenire le infezioni invernali.

La sinergia si utilizza tramite diffusore, in modo da purificare l’aria.

È indicata anche per effettuare suffumigi: si aggiungono due gocce per ciascun olio essenziale all’acqua calda (ma non bollente) precedentemente versata in una bacinella; si copre il capo con una spugna, avvicinandolo leggermente alla bacinella e si inspira per alcuni minuti il vapore che si sprigiona dall’acqua calda profumata.

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