Il breathwork unisce meditazione e tecniche del controllo del respiro. Come suggerisce la parola, si tratta di un metodo che rilassa e che al contempo stimola e attiva il corpo tramite un lavoro sul proprio respiro. Non a caso, tale metodo viene anche chiamato “respirazione consapevole”. Questo approccio si rifà chiaramente alle tecniche di pranayama. Il Breathwork si è diffuso ampiamente soprattutto dopo l’uscita di alcuni scritti redatti da Milena Screm, formatasi negli Stati Uniti in psicologia umanistica e transpersonale e specializzatasi nell’approccio introspettivo a mediazione corporea-respiratoria. Il Breathwork si può definire come metodo di conoscenza interiore basato sulla respirazione.
Focalizzarsi sul flusso del respiro
Sebbene il Breathwork negli ultimi anni si sia diversificato (e vari insegnanti lo abbiano personalizzato), l’attività di base consiste nel portare la propria attenzione al flusso del respiro. Per quanto riguarda la posizione del corpo, si può scegliere se adottare una postura meditativa assisa o se optare per la posizione in Savasana. L’importante è chiudere gli occhi e iniziare a rilassare corpo e mente. Si porta l’attenzione al flusso del respiro, percependo l’aria che entra e che fuoriesce dal naso. Dopo di che si percepisce il respiro in altre parti del corpo: nella gola, nella parte alta del torace, nelle spalle, nell’addome, ecc.
In questa fase, si rimani consapevoli di come l’aria penetri completamente nell’organismo e come il respiro riesca a placare tensioni, emozioni e pensieri disturbanti. Attraverso il flusso dell’inspiro e dell’espiro ci si sente parte del grande flusso della vita. Si percepisce poi la stretta connessione fra il proprio corpo e l’ambiente esterno. È il respiro che unisce il sé con il Tutto, il microcosmo e il macrocosmo.
In una seconda fase, si stimolano le energie interiori modificando la respirazione. Si inspira in modo energetico e profondo in due tempi dal naso, poi si espira. Si continua per almeno cinque cicli respiratori, senza sforzare la respirazione. Se si percepiscono tensioni o fastidi è meglio ritornare al respiro normale, lento e spontaneo.
I benefici del brathwork
- Il lavoro attivo e consapevole sul respiro aiuta a ossigenare l’organismo.
- Le tensioni sia fisiche sia mentali si allentano.
- Viene attivata l’energia interiore.
- Il maggior apporto di ossigeno contribuisce a migliorare i livelli di concentrazione.
- Controllare e modificare il flusso del respiro in maniera consapevole aiuta a modificare prospettiva e la visione d’insieme, di se stessi e del mondo.