Per rendere confortevole la pratica yoga si possono utilizzare vari accessori, come il bolster. Si tratta di un cuscino di forma cilindrica, impiegato in particolare nello yoga terapeutico e restorative. Il bolster, chiamato anche neckroll, è utile quando si compiono posture di allungamento o quando il movimento può causare pressione alla zona lombare. Questo morbido cuscino si rivela un buon supporto per quanti abbiano fastidi alla schiena, o alle ginocchia o al dorso o alle caviglie. Vi sono infatti alcuni asana in cui è preferibile avere un appoggio, per sostenere meglio il corpo. Il cuscino consente poi di non creare pressioni su una determinata zona particolarmente sensibile.

Per esempio, nella postura chiamata Viparita Karani (che è caratterizzata da alcune varianti) ci si sdraia sulla schiena, appoggiando i piedi contro il muro. Per sostenere meglio le gambe e per avere un supporto alla zona lombare il bolster si rivela adatto. Si solleva il bacino e si alzano le gambe. La posizione risulta più agevole, proprio grazie all’uso del cuscino. Anche nel caso di Supta Virasana (posizione sdraiata dell’eroe) il bolster aiuta a sostenere la schiena. Oltre al bolster cilindrico, nei negozi yoga specializzati si trova anche quello a forma rettangolare, che può trasformarsi meglio in un cuscino da meditazione.

I bolster sono realizzati con vari materiali. Tra i più usati vi sono quelli imbottiti con pula di farro, ideali per la pratica, in quanto l’acido silicico presente in questo cereale produce benefici a livello sia muscolare, sia a livello di epidermide. Il bolster imbottito di farro è indicato quindi per evitare contrazioni muscolari e dolori dorsali. Molto usati sono anche i bolster in kapok, fibra naturale biologica, morbida ed anallergica. Vi sono poi bolster imbottiti con miglio o con grano saraceno. Si tratta di materiali naturali, che rispettano l’ambiente e naturalmente anche la salute di chi pratica yoga.