L’Ayurveda ha una storia millenaria ed è quanto mai attuale. Non a caso, molti occidentali ancora oggi lo riscoprono e ne apprezzano la validità. Il termine Ayurveda significa “scienza della vita”, una denominazione perfetta, poiché questa tradizione indiana svela pratiche e metodi volti a migliorare la qualità della vita. È una scienza che prende in considerazione vari aspetti della salute: dalla psicologia alla nutrizione, dalla medicina alla chirurgia. Un tempo, le conoscenze ayurvediche venivano trasmesse oralmente, da medico ad allievo. Nei tempi moderni, in India, l’Ayurveda è diventata materia di studio, tanto che sono ormai numerose le Università con indirizzo specificamente legato a questa “scienza della vita”.
Il testo “Ayurvedico pratico” (Red Edizioni), scritto in maniera semplice e chiara, raccoglie le principali regole per adottare uno stile di vita sano, in linea con i principi ayurvedici. Oltre ad analizzare i tre Dosha (Vata, Pitta, Kapha), il volume svela consigli per mantenere una buona salute, spiegando per esempio quali elementi privilegiare in base alla propria costituzione ayurvedica. Spazio poi alle pratiche yogiche e alla meditazione.
Il legame tra Yoga e Ayurveda
L’Ayurveda è strettamente collegato allo Yoga, in quanto nascono dal medesimo humus filosofico. Entrambe le discipline si prefiggono di migliorare la salute di ciascun individuo, partendo da una visione e da un approccio olistico, che considera non solo il corpo, ma anche la mente, la dimensione energetica e quella spirituale. Vari percorsi terapeutici dell’Ayurveda adottano metodi derivanti dallo yoga, come i mantra, i mudra e le asana. Inoltre, sia l’Ayurveda, sia lo Yoga attribuiscono una notevole importanza allo stile di vita adottato da una persona. Quindi non è sufficiente praticare semplicemente asana o depurarsi con pratiche purificanti ayurvediche come il panchakarma, ma occorre prestare attenzione alla qualità del cibo che si ingerisce. Occorre anche nutrire la mente con pensieri positivi e addestrarla per sviluppare consapevolezza. Si può dire che l’Ayurveda aiuta ad adottare uno stile di vita corretto.
Dharma e Moksha
Seguire pratiche ayurvediche significa adottare uno stile di vita virtuoso. Gli indiani lo chiamano “Dharma”, ovvero quel modo di vivere che promuove la salute e l’armonia a livello interiore, così come esteriore. Ciò significa adottare comportamenti sani. Questo presuppone una buona dose di responsabilità: occorre seguire determinate regole sia per il bene individuale, sia globale. Un altro elemento fondante l’Ayurveda è il superamento dei propri limiti, in modo da conquistare la libertà interiore e quindi l’Illuminazione (Moksha). Ciò è possibile integrando l’Ayurveda con lo Yoga. È per questo che nei Centri Sivananda Yoga Vedanta si insegnano entrambe le discipline. Da tali esperienze è nato il volume “Ayurveda pratico”, un testo che si ispira agli insegnamenti di Swami Sivananda (1887-1963), rinomato maestro indiano di yoga e medico, che ha scritto oltre 200 testi su ogni aspetto dello yoga e dell’Ayurveda, e del suo discepolo Swami Vishnudevananda (1927-1993), che ha fondato lo Sivananda Yoga Dhanwantari Ashram in Kerala, nel Sud dell’India, dove vengono combinate la pratica dello yoga e dell’Ayurveda.