Le ultime settimane dell’inverno possono essere contraddistinte da strascichi di stanchezza e disequilibri psicofisici. È proprio durante le fasi di passaggio da una stagione a un’altra che occorre prestare attenzione alla nostra alimentazione.
L’Ayurveda
– la millenaria medicina indiana –
ci offre numerosi consigli,
a cominciare dalla tipologia di cibi
che dovremmo scegliere per stare bene.
Tra gli alimenti che non dovrebbero mai mancare sulle nostre tavole vi sono:
- le verdure, fresche e di stagione, che si consiglia di cuocere per mantenere in equilibrio il fuoco digestivo (Agni)
- i legumi, in primis le lenticchie, ingredienti di tante ricette ayurvediche come il Dahl
- le spezie, tra cui la curcuma, il pepe nero, lo zenzero, il cumino, cannella, che aiutano le funzioni digestive, migliorando l’assimilazione degli alimenti.

I cibi rappresentano la nostra prima fonte di energia, e sono importanti per rinvigorire Ojas e Prana, forze vitali indispensabili per il nostro benessere.
Un ruolo importante, secondo l’Ayurveda, lo rivestono anche determinate piante, come l’Ashwagandha, il Brahmi, la Moringa. I loro principi possono aiutare a recuperare la vitalità.
Ashwagandha

Il suo nome scientifico è Withania somnifera, ma è nota soprattutto come Ashwagandha. È nota per essere un efficace adattogeno: aiuta cioè a ridurre lo stress e a recuperare energia, rinforzando le difese dell’organismo.
È nelle radici e nelle bacche che si concentrano i suoi principi attivi, chiamati Withenolidi (da cui deriva il suo nome scientifico) che rendono adattogena la pianta, poiché svolgono un’azione anti-ossidante e antinfiammatoria. Aiuta inoltre a prevenire stati d’ansia, insonnia e agitazione. Svolge poi un’azione tonica, contribuendo a migliorare concentrazione e memoria.
L’Ashwagandha è possibile trovarla nelle erboristerie e nei negozi bio come sciroppo o tintura. In alcuni casi si possono trovare anche le radici (è bene controllare la provenienza) per preparare un decotto. È disponibile anche in polvere: basta un cucchiaino di ashwagandha al giorno, da aggiungere per esempio a uno yogurt bianco naturale, o a una spremuta o a un frullato.
Brahmi

Conosciuta anche con il nome di Bacopa monnieri, questa pianta è consigliata dall’Ayurveda per la sua azione anti-stress. Il Brahmi è indicata non solo durante i periodi di stanchezza, ma anche per migliorare le funzioni cognitive, in quanto aumenta la capacità di concentrazione.
Lo si trova facilmente sotto forma di polvere, da usare nella preparazione di tisane o da aggiungere a succhi o frullati. È reperibile anche in capsule.
Moringa

Questa pianta, originaria dell’India e dello Sri Lanka, racchiude numerose sostanze benefiche. Secondo la tradizione ayurvedica, la moringa è un potente antinfiammatorio. Le sue foglie sono un concentrato di vitamine, minerali, antiossidanti e proteine. Aiuta non solo a stimolare le difese immunitarie, ma anche a purificare l’organismo. La moringa favorisce inoltre un l’equilibrio mente-corpo e mente, e promuove vitalità e benessere.
L’Ayurveda si basa sul principio secondo cui l’equilibrio psicofisico ed energetico crea salute. Questo stato armonico promuove l’energia vitale.