Asana per la meditazione

La pratica delle tecniche di meditazione nello Yoga è differente rispetto a quella di altre tradizioni, come per esempio lo Zen. Nello Yoga, assunte determinate regole posturali, il soggetto dovrebbe poi essere talmente comodo da dimenticarsi del corpo. Per rendere la posizione confortevole potrete quindi utilizzare cuscini, coperte e altri supporti. Le indicazione di base sono: la colonna vertebrale deve essere eretta, l’addome rilassato, il collo sulla continuazione della colonna vertebrale, il mento leggermente girato verso lo sterno, le ginocchia più basse della vita, le spalle rilassate e abbassate, i muscoli del viso rilassati con gli occhi decontratti.

Siddhasana o Siddha Yoni Asana

Questa posizione è una delle migliori in assoluto per la meditazione. Dona stabilità, senso della simmetria e contribuisce notevolmente al mantenimento della linearità della colonna vertebrale nella sua interezza. Un tallone deve essere a contatto con il perineo (per gli uomini) o con la cervice (per le donne), da questo i due nomi differenti per la stessa posizione.

L’altro piede deve essere agganciato al polpaccio, oppure semplicemente a terra di fronte al primo. In entrambi i casi, l’indice e il pollice sono a contatto e i palmi delle mani sono rivolti verso l’alto, per un senso di maggiore espansione, o verso il basso per maggiore stabilità.

Sukhasana

È una delle posizioni più semplici e classiche per la meditazione. Ha l’inconveniente di supportare meno la schiena e soprattutto di risultare dolorosa a causa del contatto tra la tibia e il polpaccio se la si mantiene a lungo. È normalmente utilizzata dai principianti.

Vajrasana

Questa posizione in ginocchio è un’altra fra le più utilizzate per la meditazione.

È ottima per il supporto che dà alla schiena: rimane diritta ed è estremamente comoda, in particolare se si sistema una coperta tra i talloni e i glutei.

È molto utile inoltre anteporre qualche asana di apertura del bacino e almeno una di pranayama, come Nadi Shodhana Pranayama (respirazione a narici alterne). Le tecniche più semplici sono quelle che si basano sulla focalizzazione. Potete ad esempio scegliere un fiore o un oggetto e rimanere immobili, con gli occhi aperti, a fissarlo per alcuni minuti per restare poi, con gli occhi chiusi a concentravi sull’immagine rimasta impressa sulla retina. Uno dei metodi più utilizzati è la semplice osservazione del respiro addominale.

Si possono visualizzare simboli come quello dell’OM, forme (yantra) relative ai Chakra, Nadi o, come suggerisce Patanjali negli Yoga Sutra, è possibile focalizzare l’attenzione al centro della fronte, tra le sopracciglia, e allontanare qualsiasi altro pensiero.

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