Il benessere psicofisico può essere sostenuto dall’utilizzo di determinate piante ayurvediche. Sappiamo che la salute inizia dalla quantità e dalla qualità degli alimenti di cui ci nutriamo. Secondo l’ayurveda il tipo di dieta da adottare dipende dal dosha dominante. Infatti, la medicina ayurvedica ha individuato tre energie che corrispondono ai tipi costituzionali principali, chiamati in sanscrito Vata, Pitta e Kapha. Connessi strettamente ai tre elementi Aria, Fuoco e Acqua, essi influiscono sulla costituzione, e quindi sulla salute, della persona. L’ayurveda dà molta importanza all’utilizzo di erbe e piante. Nei cambi di stagione l’erbario ayurvedico può venire in aiuto per depurarsi dalle sostanze tossiche e per armonizzare corpo e mente.
Il cardamomo è una spezia che rinfresca la mente ed è uno stimolante del cuore, come sottolineato dal noto medico ayurvedico dottor Vasant Lad. È inoltre utile per liberare la respirazione e per rinfrescare l’alito. Anche la curcuma è raccomandata in autunno, in quanto ha proprietà antinfiammatorie. Questa spezia dal color giallo vivace contiene la curcumina, un polifenolo che svolge un’azione lenitiva sull’apparato digerente; ha inoltre un’azione protettiva sulle mucose gastriche. Secondo la medicina ayurvedica è anche un buon tonico che favorisce la digestione e ha un’azione calmante sulle affezioni respiratorie.
Particolarmente utile in autunno è lo zenzero, utilizzato fresco o essiccato. Contiene diverse sostanze benefiche, come le fibre alimentari e le oleoresine. Queste ultime sono ricche di composti fenolici, tra cui i gingeroli, gli shogaoli e lo zingerone. Grazie a queste sostanze lo zenzero stimola agni, il fuoco digestivo, neutralizza le tossine, facilita la digestione, l’assorbimento e l’assimilazione degli alimenti. Anche i chiodi di garofano sono perfetti per la stagione autunnale, perché proteggono il corpo dai dolori (in particolare dal mal di denti) e dagli stati infiammatori. Hanno proprietà riscaldanti e digestive, oltre che antisettiche.