Preoccupazioni, stress, eccessive responsabilità sono tra i fattori che scatenano una sensazione di ansia. Una condizione che coinvolge mente, corpo ed energie interiori. Aumento della pressione e dei battiti cardiaci, respiro affannoso, difficoltà a rilassarsi sono alcuni effetti psicofisici causati da uno stato ansioso. Secondo la scienza ayurvedica, proprio perché l’organismo nel suo complesso è coinvolto in una condizione ansiogena, per prevenirla o trattarla occorre agire a livello olistico, per rilassare mente e corpo.
Puntare sulla meditazione
Uno stato ansiosi, in alcuni casi, può essere provocato da paure legate al futuro: ci si preoccupa di ciò che potrà accadere. In altri casi, può derivare da una forma di stanchezza psicofisica, che porta la crescita dei cosiddetti ormoni dello stress, come il cortisolo. Praticare ogni giorno, anche solo per cinque minuti, una pratica meditativa aiuta a pacificare pensieri e preoccupazioni. Focalizzarsi per esempio sul respiro permette di vivere pienamente nel momento presente, e di ritrovare una maggiore armonia interiore. È importante porre attenzione all’aria che entra e che fuoriesce dalle narici, oppure ai movimenti dell’addome che si alza e che si abbassa. Concentrandosi sul respiro si ritrova una maggior equilibrio mentale, che si riverbera sull’intero organismo.
Piante ayurvediche anti-ansia
Tra le piante utilizzate in Ayurveda per prevenire forme di stanchezza psicofisica vi è l’ashwagandha, chiamata anche ginseng indiano. Il suo nome scientifico è Withania somnifera, ed è conosciuta per il suo effetto tonico sul sistema nervoso. Come evidenziato da ricerche, poi pubblicate sul Journal of Ethnopharmacolog, l’ashwagandha potenzierebbe i livelli di serotonina. Aiuta a prevenire stati d’ansia, insonnia e agitazione. Si può trovare nelle erboristerie e nei negozi specializzati bio in forma di capsule, sciroppo o tintura. In alcuni casi si possono trovare anche le radici (prima di acquistarle è bene controllare la provenienza, l’etichetta e fare domande al negoziante) per preparare un decotto. È possibile poi trovarla in polvere (le radici vengono fatte essiccare e poi ridotte in polvere): in questo modo è facile da utilizzare, poiché è sufficiente un cucchiaino di polvere di ashwagandha al giorno, da aggiungere per esempio a uno yogurt bianco naturale, o a una spremuta o a un frullato.
La centella asiatica è un’altra pianta utilizzata in Ayurveda per gestire stati ansiosi, in quanto agisce sul sistema nervoso riequilibrandolo. Favorisce la calma mentale e aiuta a prevenire lo stress; agisce positivamente anche sulle capacità mnemoniche, migliorando la concentrazione.
Per placare l’ansia l’Ayurveda consiglia anche pratiche di automassaggio.