Quando viviamo un periodo di forte stress siamo inondati da cortisolo e adrenalina, ormoni che provocano nel nostro organismo una serie di effetti, che a lungo andare possono essere pericolosi. Quando infatti i livelli di questi ormoni continuano a persistere nel corpo possono emergere disturbi psicofisici ed emozionali, come per esempio uno stato ansiogeno.
L’ansia si manifesta per vari motivi, ma se una persona vive un periodo stressante la sensazione ansiogena risulterà più intensa. Praticare yoga regolarmente aiuta a prevenire lo stress e a diminuire o stabilizzare i livelli di cortisolo e adrenalina.
Di seguito proponiamo una sequenza che contribuisce a calmare l’ansia.
Tadasana
Partiamo dalla posizione della montagna, poiché aiuta il processo di radicamento. Insieme alla posizione dell’albero, Tadasana accresce la forza, la stabilità e la fermezza. È quindi indicata in caso di ansia, perché riporta la mente al qui e ora.
Come eseguirla
La posizione della montagna consiste nel rimanere ben eretti. I piedi sono appoggiati a terra e le braccia sono ai lati del corpo. I palmi delle mani sono leggermente aperti. La colonna vertebrale è dritta ma non rigida. È altresì importante distribuire equamente il peso del corpo su entrambi i piedi. Le ginocchia, le anche e le spalle sono allineate. Si chiudono gli occhi e si respira in maniera spontanea, senza sforzo. Si rimane consapevoli del flusso dell’inspiro ed espiro, portando l’attenzione ai piedi ben radicati a terra.
Utkatasana
Anche la “posizione della sedia” permette di rafforzare il senso di sicurezza e una maggiore determinazione. Aiuta a far emergere stabilità psicofisica ed è perciò adatta in caso di ansia e stress.
Per eseguire Utkatasana si inizia partendo da Tadasana, la posizione della montagna. Nell’inspiro si sollevano le braccia oltre il capo, in modo parallelo. I palmi delle mani sono fra loro uniti. Espirando si piegano le ginocchia, mentre il bacino si abbassa verso terra e il busto è leggermente piegato in avanti. Il peso del corpo si sposta sui talloni, ben ancorati al suolo. Si percepisce la forza e la stabilità del corpo. Si può immaginare di essere appoggiati su una sedia immaginaria. La colonna vertebrale è allungata e ad ogni inspiro si distende un po’ di più. L’estensione viene aiutata dalle braccia sollevate. Per uscire dalla postura, si distendono le gambe nell’ispiro, si abbassano le braccia e si ritorna in Tadasana.
Jathara Parivartanasana
Tra le asana maggiormente consigliate in caso di stress è ansia vi è Jathara Parivartanasana, in quanto aiuta a distendere il corpo e a rilassare il sistema nervoso.
Si inizia rimanendo supini. Savasana è la posizione preparatoria. Si allargano le braccia portandole all’altezza delle spalle. I palmi delle mani sono rivolti verso l’alto. Espirando, si piegano le gambe. I piedi e il bacino sono ben appoggiati al tappetino yoga. Si solleva leggermente il bacino e si flettono le gambe sull’addome. Si scende con le ginocchia verso destra. Lo sguardo rimane rivolto verso l’alto. Le scapole e le spalle mantengono il contatto con il tappetino yoga. Inspirando si alzano le gambe lasciandole piegate e nell’espiro si ripete il movimento verso sinistra. Questa rotazione, seguendo il ritmo dell’inspiro e dell’espiro, può essere ripetuta per diversi cicli respiratori.
Consigliata è anche Balasana,
poiché calma la mente;
attenua la stanchezza psicofisica e scioglie le tensioni.
Per approfondire l’esecuzione e i benefici di Balasana clicca qui
Savasana
Infine, la sequenza anti-stress termina con Savasana. La posizione del cadavere è indicata per calmare la mente e per favorire un profondo rilassamento.
Per eseguire Savasana si inizia partendo dalla postura chiamata Dandasana. Ci si flette indietro appoggiandosi sui gomiti piegati. Le gambe sono distese. Ci si sdraia quindi lentamente, vertebra dopo vertebra. Gli arti inferiori sono ben allungati. Le braccia sono leggermente aperte. I palmi delle mani sono aperti, rivolti verso l’alto. La testa è appoggiata sul tappetino yoga; in alternativa, la si può sorreggere utilizzando o un cuscino non troppo alto o una coperta ripiegata.