Affrontare la paura con pratiche di Mindfulness

La paura è un’emozione debilitante, come affermò Swami Vishnudevananda. Quando la paura sopraggiunge, mente, corpo ed energie ne risentono profondamente. Le emozioni sono collegate alla modulazione ormonale ed emozioni e ormoni si influenzano reciprocamente. Quando per esempio avvertiamo una minaccia e proviamo paura emergono i cosiddetti ormoni dello stress, come l’adrenalina, la noradrenalina e il cortisolo. Quando i livelli di questi ormoni rimangono alti, si rischia di entrare in una condizione di spossatezza. Inoltre, si possono innescare problemi di insonnia, irritabilità e altri disturbi. È importante saper affrontare in modo consapevole la paura. Le pratiche legate alla Mindfulness ci possono venire in aiuto.

Fermarsi e ascoltarsi

La paura può essere superata con l’introspezione, la devozione a una causa superiore e la coltivazione del suo opposto: il coraggio. Il positivo supera sempre il negativo, il coraggio supera sempre il timore” sosteneva Swami Vishnudevananda. Per affrontare la paura in maniera consapevole occorre fermarsi, ascoltarsi e guardarsi dentro.

Primo passo – È importante il processo di introspezione. Ci si può chiedere: perché provo paura? In quale zone del mio corpo percepisco questa emozione?

Secondo passo – È importante affrontare la paura e non reprimerla o rifiutarla, perché comunque riemergerà, magari più forte di prima.

Attenuare la paura tramite la respirazione consapevole

La respirazione è quella funzione che ci aiuta a connetterci con il nostro mondo interiore. Ma non solo. Attraverso il respiro riusciamo a sciogliere emozioni disturbanti, come la paura. Quando ci focalizziamo sul flusso dell’inspiro e dell’espiro in modo consapevole regolarizziamo la stessa funzione respiratoria.

Se avvertiamo paura il respiro sarà affannoso. In questa condizione, se portiamo la nostra consapevolezza al respiro riusciamo a calmarlo. Ciò fa emergere uno stato di maggiore tranquillità. Attraverso la regolarizzazione del respiro si verifica una pacificazione dei pensieri e delle emozioni. Il respiro consapevole apre le porte anche del pratyahara, il ritiro dei sensi. La mente si allontana dai piaceri e dai dispiaceri del mondo per volgersi all’interno, stimolando così un processo introspettivo che conduce alla meditazione.

Quali pratiche eseguire

La meditazione sul respiro, che aiuta a pacificare la mente. Si rimane focalizzati sul flusso dell’inspiro e dell’espiro. Si porta l’attenzione al punto esatto in cui l’aria per la prima volta entra nelle narici e fuoriesce; è un punto soggettivo. Se durante la pratica sorgono pensieri si prende consapevolezza di essi, per poi lasciarli scorrere come nuvole, senza giudizio.

Il body scan, che favorisce la connessione mente-corpo. Si pratica portando l’attenzione consapevole alle varie zone del corpo, partendo dai piedi sino a giungere al capo. L’attenzione rimane su ciascuna parte fisica per alcuni minuti. Si respira portando l’attenzione alla parte del corpo presa in esame. Dopo alcuni istanti l’attenzione si sposta a un’altra parte del corpo.

La meditazione camminata, lenta e consapevole, nella natura. La luce del sole e l’immersione nel verde agiscono positivamente sul sistema immunitario facendo diminuire i livelli del cortisolo.

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